venerdì 31 agosto 2018

Stamane la pioggia ha sgomberato il caldo, ha creato uno spazio entro cui temperature più miti si sono inserite, dopo un'Estate che quest'anno è stata meno calda dello scorso anno (almeno da come l'ho percepita io) o forse non c'è stato nessun rimpiazzo, vero e proprio, ma è stata una questione di aria che ha sostituito altra aria... Un po' come accade con il climatizzatore delle auto: la stessa aria, che entra in circolazione, cambia forma e proprietà, diventando fredda e pi...ù pesante. Quindi, meno rarefatta. Eppure sono sicura che ieri era ancora Estate ed oggi sembra Autunno. In questo modo, improvvisamente e con questa attenuante, non sono più andata a comprare il gelato nella gelateria situata sotto casa mia. Quel gelato che mi piaceva tanto, perchè mangiato piano a fine cena, davanti alla TV. Ma la verità è che, da un mese, ho iniziato una dieta che mi ha fatto perdere molti chili e contemporaneamente mi ha fatto anche perdere il gusto per i peccati di gola... Che prima, mi piacevano tanto. Mi chiedo, se mai più mangerò gelati? E perchè anche d'Estate, a volte, sento i brividi che mi fanno accapponare la pelle? Se amare significhi anche soffrire, se dietro a tanta tristezza, talvolta si nasconda anche l'amore... quello vero. Se provassi a non bere mai acqua morirò disidratata? Se provassi a mangiare conservanti invece non morirò mai e mi conserverò a lungo? Scrivo per abitudine o perchè ne sento il bisogno? Per lo stesso motivo le montagne lontane mi appaiono tutte di un solo colore, che spesso si confonde con il colore del cielo? Finirà mai questo mio vivere sempre a confronto? Temo che la colpa sia nel nascere gemella: "Sabrina sa fare meglio, quello che io so fare peggio", senza mai pensare che forse anch'io so fare peggio quello che lei sa fare meglio (tanto per romperle un po' le uova nel paniere). Perchè le grandi perdite sono il significato dello scandire del tempo, come fossero il segno di una stagione che c'era e adesso non c'è più. E poi chissà cosa fanno, in Inverno, le ditte produttrici di gelato....

lunedì 28 maggio 2018

E... non poteva che tornarmi alla mente, in queste giornate, del mese di Maggio, con un clima ancora un po’ così... indeciso, uno dei misteri più intriganti, per me, degli anni ’70: Julio Iglesias. Ma come facevano all'epoca, dell'uscita di questa canzone, intorno gli anni, tra il 1977 e il 1981 più o meno, quei fan, quelle fan, oggi quarantenni, ad ascoltare e cantare, addirittura, questo "motivetto", senza un minimo di imbarazzo? Per quale arcano motivo sulle note di “Sono ...un pirata sono un signore" le donne potevano essere ispirate eroticamente? Da quale recesso arrivava Iglesias? Quale pulsione misteriosa dell’universo lo generava? Cosa trovavano le donne in quel personaggio svenevole, affettato, intellettualmente imbarazzante? Avevo quattordici anni allora e di misteri ne avevo davanti diversi e non solo, avevo un professore di disegno che assomigliava al "divino" Julio (sempre lampadato) che cuccava tantissimo anche lui tra le professoresse... Me ne accorsi, in una gita fatta a Verona, in pullman, con tutta la scolaresca. E mentre lo guardavo flirtare, mi domandavo: "Ma cucca, perché assomiglia a Iglesias ... oppure", sfiorando la fantascienza "Iglesias cucca, perché assomiglia al mio prof di disegno?" E mentre cercavo di capire la contorta (e non facile) "psicologia" degli adulti, le note di questo motivo, facevano un gran successo! Magari, chissà... grazie allo stesso Iglesias e al suo innato carisma da latin lover ... che non ha perso mai la sua trascinante forza e che forse, al di là di tutto, è proprio la chiave principale del suo successo.

P.S. Metto semplicemente "WOW" (L'urlo di Munch) perché NON ho altre emoticon a disposizione…. oltre alla mie parole.


 

venerdì 30 marzo 2018

Non vorrei mai ritornare ad avere sedici anni oggi. Non so come ne uscirei. Già avere quelli che ho adesso (e che non svelo...) mi sembra difficile. Il fatto è che a quell'età mi sembravo tutta perfetta. Mi sembrava di essere bellissima e felice, in forma, gentile e sorridente, con una grande voglia di realizzarmi ed arrivare. Dove? (Ancora) Non lo sapevo... E la cosa che mi salva oggi... è che ormai lo so che non esiste un punto di "arrivo", ma ammetto che certe volte tutta ...questa perfezione mi turba parecchio... Perché ho i capelli quasi sempre raccolti a "crocchia", ma non sono folti, come quelli della mia gemella, nelle foto, il più delle volte, vengo male: causa l'essere poco fotogenica... Ho i denti "a pallettoni" e rimasti storti, sebbene ho portato per anni l'apparecchio (specifico, dei dentisti) per raddrizzarli. Inoltre un seno... importante (che, da nudo, quasi mai passa inosservato). Ciononostante, nell'insieme, ho imparato a non lamentarmi, perché, fossero questi i problemi... Anche se, certe volte, mi si insinua un tarlo nella testa che, come il grillo parlante di Pinocchio mi sussurra: "Ah... Se tu fossi diversa, magari...", ma la verità è che se, io fossi diversa non sarei più quella che sono: L' "Ombra" per qualcuno... E l' "IO" che sono adesso mancherebbe a Chi è, per me molto speciale, ne sono sicura. Quanto all’argomentazione accennata di tutte queste foto, tutto questo ostentare, tutto questo raccontarsi, senza difetti, magari anche fatto in bella vista su queste piattaforme sociali, alla fine, temo hanno solo il potere di offuscarci i pensieri. Mandando in crisi i più deboli. E allora ai più deboli come me, ma con il cuore più giovane e più a rischio del mio, volevo articolare il mio pensiero: "Non importa". Non importa se non si è catalogati "i migliori"...se non siamo i più divertenti, se ancora non abbiamo capito cosa vogliamo dalla vita... E se non lo capiremo mai. Non importa, se non siamo i più carini, i più alla moda, i più bravi, i più di… "Tutto". Va bene così, perché (anche) essere imperfetti non è male..... E, a conti fatti, credo che l'imperfezione sia la parte più bella di ognuno di noi, insieme alle nostre inconfondibili paure... Compagne costanti della nostra quotidianità.

(Dedicato a me e al mio nuovo percorso, da poco, intrapreso.... seguendo un sentiero formato da ciottoli e sassolini bianchi che qualcuno, talmente generoso, mi ha posto sul mio cammino...)

domenica 4 marzo 2018

Se potessi cambiare lavoro, cosa ti piacerebbe fare?
Il P.M. - Pubblico Ministero. Per trascorrere le mie giornate a raccoglie informazioni e prove contro persone o organizzazioni che possono aver violato la legge... Partecipare ai processi presentando al Giudice le prove, frutto del mio impegno, in contraddittorio con gli avvocati che difendono gli accusati. E sarei stata una dipendende pubblica: pagata dallo Stato, senza timore di combattere quotidianamente la crisi economica che versa sul nostro Paese da tempo immemorabile. ...Bello, vero? Grandioso! Avrei svolto attività piu frequenti, come: la raccolta e la valutazione di segnalazioni di reato da parte delle forze dell'ordine e di privati cittadini, o in maniera autonoma, avviare e dirige le indagini servendosi delle forze dell'ordine (quali: Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza). Avrei iscritto, con coraggio, persone indagate in un apposito registro, chiedendone al G.I.P. - Giudice per le Indagini Preliminari, l'arresto quando lo ritenesse necessario... Avrei interrogato i testimoni e gli imputati, ma avvalendomi di un potere in più, che i semplici avvocati, non hanno... La facoltà di condanna. Avrei chiesto al Giudice, per l'udienza preliminare, l'archiviazione del caso, la proroga delle indagini o lo svolgimento di un processo, ivi presentando le prove sia al Giudice, in un processo vero e proprio che, in contraddittorio con gli avvocati degli accusati. E la mia attività si sarebbe svolta prevalentemente, all'interno di uffici e aule di Tribunale, in condizioni normalmente confortevoli... Avrei utilizzato strumenti più sofisticati di quelli utilizzati abitualmente nel mio Studio, computer con programma di videoscrittura e altre attrezzature da ufficio, banche dati informatizzate. E mi sarebbe piaciuto avere una capacità di analisi e di ragionamento, migliore di quella attuale, legata a capacità organizzative e gestionali, capacità comunicative (scritte e orali), equilibrio e serenità di giudizio, munite a una buona dose di autonomia decisionale, il che non guasta... per non influenzare lo svolgimento di questa professione.