tag:blogger.com,1999:blog-40245326104438968252023-06-20T14:54:57.058+01:00Con i Tuoi Pensieri Sopraffini...
...Puoi scrivere quello che vuoi, leggeranno quello che vogliono. (D.)
Sarà la scelta più difficile, ma qui dentro vorrò esserci soprattutto IO, anche con i miei illimitati... limiti...Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13966993380887315095noreply@blogger.comBlogger188125tag:blogger.com,1999:blog-4024532610443896825.post-3837532814030529502019-02-04T15:02:00.001+00:002019-02-04T15:09:29.827+00:00<span style="background-color: transparent; color: black; display: inline; float: none; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: large; font-variant: normal; letter-spacing: normal; text-align: left; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: pre-wrap; word-spacing: 0px;"><i>Vi racconto che il mio account di Google + sarà disattivato il 2 aprile p.v. Perché? E' Google + che ha deciso di chiudere, in quanto non ha avuto successo come social. Vi prego di prenderne atto.</i></span><br />
<span style="color: black;"></span><i></i><span style="color: black;"></span><span style="font-size: large;"></span><span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"></span><br style="background-color: transparent; float: none; font-variant: normal; letter-spacing: normal; margin-left: 0px; text-align: left; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: pre-wrap; width: auto; word-spacing: 0px;" />
<span style="background-color: transparent; display: inline; float: none; font-size: 14px; font-variant: normal; letter-spacing: normal; text-align: left; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: pre-wrap; word-spacing: 0px;"><span style="color: black; font-family: Georgia, "Times New Roman", serif; font-size: large;"><i>Google+ Team <noreply@plus.google.com></i></span>
<span style="color: black;"></span><b></b><i></i><span style="color: black;"></span><span style="font-size: large;"></span><span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"></span>
</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-NPF-VjPVF-U/XFhTfhZB2HI/AAAAAAAAKdU/b0BH9AMIU0Q13ZgJAFDaFytd9YMFF0wNQCEwYBhgL/s1600/Google%2B%252B.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="300" src="https://1.bp.blogspot.com/-NPF-VjPVF-U/XFhTfhZB2HI/AAAAAAAAKdU/b0BH9AMIU0Q13ZgJAFDaFytd9YMFF0wNQCEwYBhgL/s400/Google%2B%252B.jpg" width="400" /></a></div>
<b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike></strike><br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13966993380887315095noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4024532610443896825.post-284943284192741672018-08-31T16:58:00.003+01:002018-08-31T16:58:35.561+01:00<a href="https://2.bp.blogspot.com/-XymPq8MWSBA/W4llgez80aI/AAAAAAAAIOY/3DLaglCmaM47r1ekw3JFROYi6Eac7mbRACLcBGAs/s1600/nuvoloso.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="368" data-original-width="660" height="222" src="https://2.bp.blogspot.com/-XymPq8MWSBA/W4llgez80aI/AAAAAAAAIOY/3DLaglCmaM47r1ekw3JFROYi6Eac7mbRACLcBGAs/s400/nuvoloso.jpg" width="400" /></a>Stamane la pioggia ha sgomberato il caldo, ha creato uno spazio entro cui temperature più miti si sono inserite, dopo un'Estate che quest'anno è stata meno calda dello scorso anno (almeno da come l'ho percepita io) o forse non c'è stato nessun rimpiazzo, vero e proprio, ma è stata una questione di aria che ha sostituito altra aria... Un po' come accade con il climatizzatore delle auto: la stessa aria, che entra in circolazione, cambia forma e proprietà, diventando fredda e pi<span class="text_exposed_hide">...</span><span class="text_exposed_show">ù pesante. Quindi, meno rarefatta. Eppure sono sicura che ieri era ancora Estate ed oggi sembra Autunno. In questo modo, improvvisamente e con questa attenuante, non sono più andata a comprare il gelato nella gelateria situata sotto casa mia. Quel gelato che mi piaceva tanto, perchè mangiato piano a fine cena, davanti alla TV. Ma la verità è che, da un mese, ho iniziato una dieta che mi ha fatto perdere molti chili e contemporaneamente mi ha fatto anche perdere il gusto per i peccati di gola... Che prima, mi piacevano tanto. Mi chiedo, se mai più mangerò gelati? E perchè anche d'Estate, a volte, sento i brividi che mi fanno accapponare la pelle? Se amare significhi anche soffrire, se dietro a tanta tristezza, talvolta si nasconda anche l'amore... quello vero. Se provassi a non bere mai acqua morirò disidratata? Se provassi a mangiare conservanti invece non morirò mai e mi conserverò a lungo? Scrivo per abitudine o perchè ne sento il bisogno? Per lo stesso motivo le montagne lontane mi appaiono tutte di un solo colore, che spesso si confonde con il colore del cielo? Finirà mai questo mio vivere sempre a confronto? Temo che la colpa sia nel nascere gemella: "Sabrina sa fare meglio, quello che io so fare peggio", senza mai pensare che forse anch'io so fare peggio quello che lei sa fare meglio (tanto per romperle un po' le uova nel paniere). Perchè le grandi perdite sono il significato dello scandire del tempo, come fossero il segno di una stagione che c'era e adesso non c'è più. E poi chissà cosa fanno, in Inverno, le ditte produttrici di gelato....<br /><br /></span>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13966993380887315095noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4024532610443896825.post-23341103386402112182018-05-28T09:53:00.000+01:002018-05-28T09:53:01.024+01:00<div class="text_exposed_root text_exposed" id="id_5b0bc1b2c09a81909054588">
E... non poteva che tornarmi alla mente, in queste giornate, del mese di Maggio, con un clima ancora un po’ così... indeciso, uno dei misteri più intriganti, per me, degli anni ’70: Julio Iglesias. Ma come facevano all'epoca, dell'uscita di questa canzone, intorno gli anni, tra il 1977 e il 1981 più o meno, quei fan, quelle fan, oggi quarantenni, ad ascoltare e cantare, addirittura, questo "motivetto", senza un minimo di imbarazzo? Per quale arcano motivo sulle note di “Sono <span class="text_exposed_hide">...</span><span class="text_exposed_show">un pirata sono un signore" le donne potevano essere ispirate eroticamente? Da quale recesso arrivava Iglesias? Quale pulsione misteriosa dell’universo lo generava? Cosa trovavano le donne in quel personaggio svenevole, affettato, intellettualmente imbarazzante? Avevo quattordici anni allora e di misteri ne avevo davanti diversi e non solo, avevo un professore di disegno che assomigliava al "divino" Julio (sempre lampadato) che cuccava tantissimo anche lui tra le professoresse... Me ne accorsi, in una gita fatta a Verona, in pullman, con tutta la scolaresca. E mentre lo guardavo flirtare, mi domandavo: "Ma cucca, perché assomiglia a Iglesias ... oppure", sfiorando la fantascienza "Iglesias cucca, perché assomiglia al mio prof di disegno?" E mentre cercavo di capire la contorta (e non facile) "psicologia" degli adulti, le note di questo motivo, facevano un gran successo! Magari, chissà... grazie allo stesso Iglesias e al suo innato carisma da latin lover ... che non ha perso mai la sua trascinante forza e che forse, al di là di tutto, è proprio la chiave principale del suo successo.</span><br />
<span class="text_exposed_show"></span><br />
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P.S. Metto semplicemente "WOW" <span class="_47e3 _5mfr" title="Emoticon gasp"><img alt="" class="img" height="16" role="presentation" src="https://static.xx.fbcdn.net/images/emoji.php/v9/f1a/1.5/16/1f62e.png" width="16" /></span> (L'urlo di Munch) perché NON ho altre emoticon a disposizione…. oltre alla mie parole.<br />
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<a href="https://2.bp.blogspot.com/-pKCNTGrV4hQ/WwvDIJxFYoI/AAAAAAAAIGo/WMWHGmnDUYQeuII6ROFFvWg8dF-7CilxACLcBGAs/s1600/iglesias.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="768" data-original-width="1024" height="480" src="https://2.bp.blogspot.com/-pKCNTGrV4hQ/WwvDIJxFYoI/AAAAAAAAIGo/WMWHGmnDUYQeuII6ROFFvWg8dF-7CilxACLcBGAs/s640/iglesias.jpg" width="640" /></a></div>
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Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13966993380887315095noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4024532610443896825.post-54092113247751052562018-03-30T18:06:00.001+01:002018-03-30T18:06:07.258+01:00<div class="text_exposed_root text_exposed" id="id_5abe6d54075932a89520788">
Non vorrei mai ritornare ad avere sedici anni oggi. Non so come ne uscirei. Già avere quelli che ho adesso (e che non svelo...) mi sembra difficile. Il fatto è che a quell'età mi sembravo tutta perfetta. Mi sembrava di essere bellissima e felice, in forma, gentile e sorridente, con una grande voglia di realizzarmi ed arrivare. Dove? (Ancora) Non lo sapevo... E la cosa che mi salva oggi... è che ormai lo so che non esiste un punto di "arrivo", ma ammetto che certe volte tutta <span class="text_exposed_hide">...</span><span class="text_exposed_show">questa perfezione mi turba parecchio... Perché ho i capelli quasi sempre raccolti a "crocchia", ma non sono folti, come quelli della mia gemella, nelle foto, il più delle volte, vengo male: causa l'essere poco fotogenica... Ho i denti "a pallettoni" e rimasti storti, sebbene ho portato per anni l'apparecchio (specifico, dei dentisti) per raddrizzarli. Inoltre un seno... importante (che, da nudo, quasi mai passa inosservato). Ciononostante, nell'insieme, ho imparato a non lamentarmi, perché, fossero questi i problemi... Anche se, certe volte, mi si insinua un tarlo nella testa che, come il grillo parlante di Pinocchio mi sussurra: "Ah... Se tu fossi diversa, magari...", ma la verità è che se, io fossi diversa non sarei più quella che sono: L' "Ombra" per qualcuno... E l' "IO" che sono adesso mancherebbe a Chi è, per me molto speciale, ne sono sicura. Quanto all’argomentazione accennata di tutte queste foto, tutto questo ostentare, tutto questo raccontarsi, senza difetti, magari anche fatto in bella vista su queste piattaforme sociali, alla fine, temo hanno solo il potere di offuscarci i pensieri. Mandando in crisi i più deboli. E allora ai più deboli come me, ma con il cuore più giovane e più a rischio del mio, volevo articolare il mio pensiero: "Non importa". Non importa se non si è catalogati "i migliori"...se non siamo i più divertenti, se ancora non abbiamo capito cosa vogliamo dalla vita... E se non lo capiremo mai. Non importa, se non siamo i più carini, i più alla moda, i più bravi, i più di… "Tutto". Va bene così, perché (anche) essere imperfetti non è male..... E, a conti fatti, credo che l'imperfezione sia la parte più bella di ognuno di noi, insieme alle nostre inconfondibili paure... Compagne costanti della nostra quotidianità.<br /></span><br />
<div class="text_exposed_show">
(Dedicato a me e al mio nuovo percorso, da poco, intrapreso.... seguendo un sentiero formato da ciottoli e sassolini bianchi che qualcuno, talmente generoso, mi ha posto sul mio cammino...)<br /></div>
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-EfJUITrjWRk/Wr5t7gX7z_I/AAAAAAAAIEc/Qbl98mvj3HsMduBcfdHopB3bqYpPO83FwCLcBGAs/s1600/OMBRETTA%2BPAST.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1229" data-original-width="1242" height="633" src="https://1.bp.blogspot.com/-EfJUITrjWRk/Wr5t7gX7z_I/AAAAAAAAIEc/Qbl98mvj3HsMduBcfdHopB3bqYpPO83FwCLcBGAs/s640/OMBRETTA%2BPAST.jpg" width="640" /></a></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13966993380887315095noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4024532610443896825.post-23616415162534154482018-03-04T19:23:00.001+00:002018-03-04T19:23:59.095+00:00<span class="_2iel">Se potessi cambiare lavoro, cosa ti piacerebbe fare?</span><br />
<div class="_5pbx userContent _3576" data-ft="{"tn":"K"}" id="js_h">
<div class="text_exposed_root text_exposed" id="id_5a9c46d66fbfb1167966105">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-3haJIcvEf8Q/WpxHd80NyVI/AAAAAAAAICc/McIEB4Sxbw0QaSRuEz1Eo40rG8tGKfcEwCLcBGAs/s1600/Pubblico%2BMinistero.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1144" data-original-width="1600" height="285" src="https://3.bp.blogspot.com/-3haJIcvEf8Q/WpxHd80NyVI/AAAAAAAAICc/McIEB4Sxbw0QaSRuEz1Eo40rG8tGKfcEwCLcBGAs/s400/Pubblico%2BMinistero.jpg" width="400" /></a>Il P.M. - Pubblico Ministero. Per trascorrere le mie giornate a raccoglie informazioni e prove contro persone o organizzazioni che possono aver violato la legge... Partecipare ai processi presentando al Giudice le prove, frutto del mio impegno, in contraddittorio con gli avvocati che difendono gli accusati. E sarei stata una dipendende pubblica: pagata dallo Stato, senza timore di combattere quotidianamente la crisi economica che versa sul nostro Paese da tempo immemorabile. <span class="text_exposed_hide">...</span><span class="text_exposed_show">Bello, vero? Grandioso! Avrei svolto attività piu frequenti, come: la raccolta e la valutazione di segnalazioni di reato da parte delle forze dell'ordine e di privati cittadini, o in maniera autonoma, avviare e dirige le indagini servendosi delle forze dell'ordine (quali: Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza). Avrei iscritto, con coraggio, persone indagate in un apposito registro, chiedendone al G.I.P. - Giudice per le Indagini Preliminari, l'arresto quando lo ritenesse necessario... Avrei interrogato i testimoni e gli imputati, ma avvalendomi di un potere in più, che i semplici avvocati, non hanno... La facoltà di condanna. Avrei chiesto al Giudice, per l'udienza preliminare, l'archiviazione del caso, la proroga delle indagini o lo svolgimento di un processo, ivi presentando le prove sia al Giudice, in un processo vero e proprio che, in contraddittorio con gli avvocati degli accusati. E la mia attività si sarebbe svolta prevalentemente, all'interno di uffici e aule di Tribunale, in condizioni normalmente confortevoli... Avrei utilizzato strumenti più sofisticati di quelli utilizzati abitualmente nel mio Studio, computer con programma di videoscrittura e altre attrezzature da ufficio, banche dati informatizzate. E mi sarebbe piaciuto avere una capacità di analisi e di ragionamento, migliore di quella attuale, legata a capacità organizzative e gestionali, capacità comunicative (scritte e orali), equilibrio e serenità di giudizio, munite a una buona dose di autonomia decisionale, il che non guasta... per non influenzare lo svolgimento di questa professione.<br /><br /></span></div>
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Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13966993380887315095noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4024532610443896825.post-12942844964603157022017-09-10T11:47:00.001+01:002017-09-10T11:47:40.232+01:00<ol class="_2t4u clearfix" data-pnref="story" data-referrer="pagelet_timeline_recent_ocm" id="u_jsonp_8_j_story"><div class="_5pcb _4b0l">
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<br /><br /><br />Truciolo… Sicuramente un bravissimo ballerino, partner di Stefania Rotolo prima, e della Heather Parisi poi… Un cantante, un attore, un coreografo, un artista poliedrico e valido. Magro, alto, biondo, capelli lunghi e ricci, sguardo un po' efebico, bravo e soprattutto molto ginnico ed elastico: un atleta, per quei tempi, prestato alla danza. L'ho rivisto ieri notte tardi in alcuni spezzoni presi da Popcorn, mentre cantava e ballava la sua "Ti chiami Africa". Enzo Avallone è s<span class="text_exposed_hide">...</span><span class="text_exposed_show">tato famoso per il suo corpo smilzo, spaventosamente snello, asciutto… accompagnato dai suoi lunghi capelli… biondo platino che gli valsero il soprannome di "Truciolo", precisamente, da parte di Beppe Grillo, quando ancora si limitava a fare lo sbruffone come "comico" e non come politico, oggi, anche se poi non ha saputo mai farmi ridere… E' stato un personaggio importante nel panorama televisivo, della fine degli anni '70 ed i primi anni '80. Sebbene la sua vita ha avuto un tristissimo epilogo, fatto di droga, galera e morte, ovviamente per overdose… e ovviamente anche malato di AIDS, perché Avallone era un Gay non dichiarato. Però mi piace ora ricordarlo mentre fa a gara con la Rotolo a Chi piroetta più a lungo. E TUTTO si può dire della Rai, ma bisogna ammettere che un tempo per entrarci qualcosa lo si doveva saper fare... Truciolo a ballare era davvero bravo, ma è stato vittima, come per altri suoi Colleghi, prima di lui, dell'illusorio mondo dello spettacolo capace di esaltare un artista fino all'estremo, per poi dimenticarlo appena si cala il sipario sopra al suo lento, ma inesorabile declino…<br /><br /><br /><br /></span></div>
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Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13966993380887315095noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4024532610443896825.post-65830673148929427062017-08-22T14:35:00.004+01:002017-08-22T14:35:40.046+01:00<ol class="_2t4u clearfix" data-pnref="story" data-referrer="pagelet_timeline_recent_ocm" id="u_jsonp_17_j_story"><div class="_5pcb _4b0l">
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Ulteriore terremoto, quanto inevitabile…<br />Stavolta è toccato all'isola di Ischia. Questa nostra Italia purtroppo si sta rivelando molto fragile…<br /><br />
(Mio personale e modesto contributo pubblicato senza l'uso di immagini, al solo scopo di allenare la nostra mente a riflettere sull'esistenza delle calamità naturali, che abitano, silenziose, la nostra Terra)</div>
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(Dedicato alla mia capacità di osservazione, sempre aperta e disponibile a cogliere "l'inatteso" e a registrarlo anche se in quel momento mi appare: "Fuori tema" o insignificante...)<br /><br /><br /><br /><br /></div>
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Da almeno tre giorni… Paolo Villaggio non c'è più. Mi domando a quanti di noi ha fatto ridere (o almeno... sorridere?) Io ho vissuto l'era di quel filone tragicomico che ebbe un successone incredibile da metà anni '70 ai primi anni '80. Nella TV di Stato, Villaggio, si esibiva negli sketch di "Fracchia" e poco dopo portò al cinema il personaggio di Fantozzi. All'epoca ricordo la gente, raccontare le frasi dei film con il tono di voce impostato alla "Paolo Villaggio"…. E tutt<span class="text_exposed_show">i ridevano. Ma quando uscì il suo libro, persino io, comprai: "Il secondo tragico Fantozzi"!!! Ed ora riposa in pace. E in questi giorni dedicati alla memoria dell'Attore, rivedendo qualche spezzone di film, mi sono avveduta che non mi trasmette nulla… se non "simpatia" per un tempo che fu…. Come quando ho visto in TV la Mazzamauro, nel vederla da vicino, mi ha ricordato quando faceva la "Sig.na Silvani...". E sebbene stesse commemorando il suo amico Paolo, a me, di colpo mi è balenata un'idea malsana di avvicinarmi a lei e immaginare di dirle...(con le labbra a bacio) "Belva, non mi scacciare!....Non mi picchiare... Non mi uccidere... BELVA!" <br /> (Tratto dal film: "Fracchia la belva umana")<br /><br /></span></div>
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Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13966993380887315095noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4024532610443896825.post-42078514824921422792017-06-06T07:03:00.003+01:002017-06-06T07:07:48.728+01:00<ol class="_2t4u clearfix" data-pnref="story" data-referrer="pagelet_timeline_recent_ocm" id="u_jsonp_5_j_story"><div class="_5pcb _4b0l">
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Lontani i tempi in cui si festeggiava indisturbati la vittoria dell'Italia di Enzo Bearzot che conquistò nel 1982 il suo terzo alloro mondiale. Ricordo che a quei tempi, tutti noi correvamo in macchia, a fine partita, senza problemi per le strade delle nostre città raggiungendo le principali piazze, Chi strombazzando, Chi sbandierando la nostra, benamata, bandiera tricolore, ma certamente senza l'incubo di musulmani, jihadisti... o notizie sull'emergenza di migranti, che ancora nessuno conosceva, ma che ci avrebbero inesorabilmente raggiunti anni dopo, terrorizzandoci con le loro stragi senza fine… in nome di Allah! Alla faccia di un sogno impossibile chiamato: integrazione. <span class="_5mfr _47e3"><img alt="" aria-hidden="1" class="img" height="16" src="https://www.facebook.com/images/emoji.php/v9/f2c/1/16/1f631.png" width="16" /><span class="_7oe">😱</span></span><span class="_5mfr _47e3"><img alt="" aria-hidden="1" class="img" height="16" src="https://www.facebook.com/images/emoji.php/v9/f14/1/16/1f628.png" width="16" /><br /><br />(Articolo del quotidiano Libero di ieri, 5 Giugno 2017)<br /></span></div>
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Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13966993380887315095noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-4024532610443896825.post-8496221027883505862017-05-31T09:30:00.001+01:002017-05-31T09:30:33.547+01:00<ol class="_2t4u clearfix" data-pnref="story" data-referrer="pagelet_timeline_recent_ocm" id="u_jsonp_15_j_story"><div class="_5pcb _4b0l">
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<span data-ft="{"tn":"K"}">Ognuno di noi è alla ricerca di qualcosa. Ci guardiamo intorno e vediamo solo superficialità, egocentrismo e falsità. Comunque sia... alla fine, tiriamo avanti, trascinandoci dietro tutte le cose che ci impediscono di vivere la vita pienamente. Dolore, ingiustizia, problemi, abuso, dipendenze, sbagli, sensi di colpa, un cuore spezzato. Ne sentiamo il vuoto... in un mondo buio ove spesso bramiamo un raggio di luce calda. Forse senza sapere neppure, precisamente che cosa cerchiamo, in maniera sempre attenta: una ragione per cui vivere, la felicità o semplicemente un po’ di serenità, persa chissà dove?</span></div>
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Ho storie d'amore che non iniziano mai, anche se per uno di noi due, diretti interessati, sembra che "Tutto" vada avanti da mesi… (se non da anni). Ci sono alcune storie che invece ce la fanno ad iniziare, ma lo so già che finiranno. Ad ogni bacio dato, immagino un addio… che, prima o poi, puntuale, arriva. E non è mai come me lo aspetto. Tanto che fa sempre un po' più male… Ho storie d'amore che non vorrei mai dimenticare. Eppoi, ci sono tutte le altre: storie nate sui banchi di scuola, esaurite non appena mi sono resa conto di Chi sono… Cosa voglio… Come mi chiamo. Storie che sono nate al mare e, finite nel mare… altre invece che continuano anche in città (a distanza di tempo) in ricordo di certe corse sulla spiaggia, di certe sere coraggiose, trascorse a guardare le stelle nel cielo, senza poterle toccare, di certe canzoni tristi mai ascoltate per bene, perché facevano soltanto da sottofondo ad un abbraccio. Ho, nella memoria, tantissime storie d'amore che sono finite da parecchi mesi.Tuttavia, non si sa come facciano, in qualche modo vanno avanti… col pensiero. Abitudine? Vigliaccheria? Saggezza? Pigrizia? Ho storie brevi, ma parecchio intense, che anche dopo qualche anno che sono finite torno a ripensarci e mi vengono i brividi… in fondo alla schiena. Ma dopo passa subito. O quasi. Ho anche tantissime storie d'amore, abbozzate nella mente come scarabocchi, che non esisteranno mai. Perché magari non hanno decollato, per "cattiva" alchimia (ma secondo il metro di paragone di Chi?) O perché io non ho saputo gestire quel momento. O perché ancora… non era destino. E quando mi ritrovo a osservare due persone che sembrano potersi amare, se solo si guardassero in faccia, mi capita di pensare: "Questi due insieme sarebbero perfetti". E invece loro, niente… Loro continuano a ignorarsi, senza sfiorarsi nemmeno per sbaglio. Ho storie di sesso che assomigliano tantissimo a una storia d'amore, se solo imparassi a dire: "Ti amo" … fin da quando m'innamoro, al posto del solito "no, quello lì secondo me non può capirmi… e quindi: "Conquistarmi...". Nella mia lunga esistenza, ho storie che sono iniziate per sbaglio e altre che ho atteso con calma il loro schiudersi, sapendo benissimo che sarebbero venute alla luce, prima o poi. Perché, in fondo, lo so di averne alcune che ci mettono secoli per iniziare e il loro bello è proprio quello: immaginarle. Ve ne sono altre invece che non hanno pazienza, proprio no, e così come iniziano... finiscono, in mezzo a fuochi d'artificio, urla e baci appassionati... potenti. Ho avuto storie di possesso, di gelosia, di violenza, ma quelle lì non sono di certo storie belle. Come non sono storie belle quelle ultime, avute, in cui uno dei due è stanco e invece di dirlo per primo… decide di toccare il culo ad un'altra, per farmi ancora più male, se tutto ciò non può bastare. E poi si sa come succede. Succede che esplodo e faccio parecchio male, anch'io... Ma non solo a me stessa… Ciò nonostante, conservo nella memoria anche storie incantevoli, in mezzo alle quali mi sono pure sentita a mio agio, serena di amare… convinta che l'atmosfera provata non esaurisse la magia nonostante l'incessante ripetersi dei giorni, delle stagioni, dei discorsi triti e ritriti della gente… E mi piace ricordare quelle storie… a cui, ogni tanto do una bella rinfrescata, sperando forse che possano riprendere da dove si erano arrestate. Perché tutto sommano sono convinta che un po' dipenda da Chi le abita, un po' è fortuna, un po' ha a che vedere con il saper ridere di se stessi. Tanto che, alla fine, tutte le storie d'amore avute, mi sono servite per crescere, un altro po'…. Comprese quelle che mi hanno fatto più male. Mentre a quelle mie storie che non hanno mai una fine nella mia testa, ma proprio perché non ci riescono…E non è colpa loro. Ecco. Quelle, secondo me, meritano una dedica speciale. Ed è tutto regolare, credo.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-b_c5qWDIngM/WSF7B0QdreI/AAAAAAAAH30/zP8Y9Z5tXkQTx_mgyZPsjZMBrq0GIzslwCLcB/s1600/dedica%2Bspeciale.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://1.bp.blogspot.com/-b_c5qWDIngM/WSF7B0QdreI/AAAAAAAAH30/zP8Y9Z5tXkQTx_mgyZPsjZMBrq0GIzslwCLcB/s320/dedica%2Bspeciale.jpg" width="320" /></a></div>
(Una dedica speciale è questa mia. Alle persone speciali che, anche se il destino mi ha separato da loro e il cervello vorrebbe comandarmi di dimenticare... la mia anima non potrà cancellarle più e né dimenticarle, semplicemente perché sono "persone speciali", entrate nella mia vita, a gamba tesa, per cambiare l'impossibile, divenuto "possibile" solo per alcuni... ❤)<br /><br /><br />
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<br />
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<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13966993380887315095noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4024532610443896825.post-47355456459119009202017-05-21T11:06:00.002+01:002017-05-21T11:06:29.426+01:00<ol class="_2t4u clearfix" data-pnref="story" data-referrer="pagelet_timeline_recent_ocm" id="u_0_19_story"><div id="u_0_1q">
<div id="u_0_1q">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-auhGEu5Vs38/WSFmd6P4uNI/AAAAAAAAH2w/uy8uraPohKQfGr6XtJLdMdqf0rRUvnxjwCLcB/s1600/difesa%2Bd%2527ufficio.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="179" src="https://2.bp.blogspot.com/-auhGEu5Vs38/WSFmd6P4uNI/AAAAAAAAH2w/uy8uraPohKQfGr6XtJLdMdqf0rRUvnxjwCLcB/s320/difesa%2Bd%2527ufficio.jpg" width="320" /></a>Da una "Difesa d'ufficio" realmente accaduta:</div>
<div id="u_0_1q">
Avvocato d'ufficio, di seguito nominato "proprio difensore di fiducia" -mediante procura speciale dal suo cliente, agli arresti domiciliari dopo aver minacciato verbalmente un'anziana signora, intimandole di consegnargli del denaro (nella fattispecie la somma di € 10,00) e in seguito occludendole la bocca per impedirle di chiedere aiuto, la teneva bloccata con forza, sottraendole la borsa e relativo contenuto, iniziando la fuga per poi restituire il maltolto, alla malcapitata, vistosi raggiunto da alcune persone intervenute sul posto, ma poi dileguatosi verso strade limitrofe… al luogo del delitto- si reca a far visita al suo assistito e a conclusione dell'incontro, come vide che lo stava ascoltando in silenzio composto, il malandrino esclama al suo legale: "Avvocato, io le voglio bene! Lei è stata così brava a togliermi da quel Carcere… Io le sarò debitore tutta la vita, ma... ora, non potrebbe prestarmi 10,00 euro, che ho da comprare una medicina, senza di quella non posso vivere?" Gasp!! 😳</div>
<div id="u_0_1q">
Forse davvero il PM non aveva poi tutti i torti….🤔<br /><br /><br /><br /></div>
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</ol>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13966993380887315095noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4024532610443896825.post-66870060115951333502017-05-21T09:43:00.001+01:002017-05-21T09:43:13.980+01:00<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-MEbt0h7oNB8/WSFS6bDva2I/AAAAAAAAH08/g0bXVO2bJmUAjK0aiqaaLPHgCIV1I9yhgCLcB/s1600/sparare%2Bai%2Bladri.png" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-MEbt0h7oNB8/WSFS6bDva2I/AAAAAAAAH08/g0bXVO2bJmUAjK0aiqaaLPHgCIV1I9yhgCLcB/s400/sparare%2Bai%2Bladri.png" width="300" /></a></div>
Ieri e oggi mi sono chiesta: "Esiste un corretto modo per sparare ai ladri?" Pare che ci sia una normativa di questo tipo… nella nuova legge sulla legittima difesa. Che peraltro è già stata approvata… Ohi Ohi!<br />
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<br /></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13966993380887315095noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4024532610443896825.post-8283740721213590992017-05-21T09:37:00.004+01:002017-05-21T09:37:58.722+01:00<ol class="_2t4u clearfix" data-pnref="story" data-referrer="pagelet_timeline_recent_ocm" id="u_0_19_story"><div id="u_0_1q">
<ol class="_2t4u clearfix" data-pnref="story" data-referrer="pagelet_timeline_recent_ocm" id="u_0_19_story"><div id="u_0_1q">
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<div id="u_0_1q">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-CPRMn-fRExs/WSFRmV9loMI/AAAAAAAAH00/OGZzfZddYEMOEUKDjx9Zm6v3V2u2UYHQgCLcB/s1600/la%2Bverit%25C3%25A0.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://3.bp.blogspot.com/-CPRMn-fRExs/WSFRmV9loMI/AAAAAAAAH00/OGZzfZddYEMOEUKDjx9Zm6v3V2u2UYHQgCLcB/s400/la%2Bverit%25C3%25A0.png" width="300" /></a>Ieri mattina, aprendo la televisione, ho prestato ascolto alla notizia che la classe operaia non c'è più. Come la piccola borghesia. Ove per "classe operaia" s'intende quei lavoratori che svolgono una mansione, subordinata da altri… E per "piccola borghesia" invece quei lavoratori cosiddetti "autonomi", perché "liberi professionisti", quali: Artigiani; Avvocati; Ingegneri; Farmacisti; Medici; Notai (ma la lista potrebbe anche allungarsi all'infinito...), che sono una nota poco superiore alla "nobiltà". E, recandomi in Studio, la stessa notizia, l'ho poi vista pubblicata in prima pagina, sul solito giornale che compero all'edicola più vicina a casa mia e neppure a caratteri cubitali, per il peso dell'importanza che trascina, come invece credevo che fosse. Ma in un Paese che sta sparendo il Partito di Governo che fa? Si preoccupa di accogliere più immigranti… e quel che ancora di più sembra incredibile… è che, mentre mezza Italia soffre a causa della crisi economica e l'ISTAT certifica il declino (se non la scomparsa della classe media) il Governo si occupa di migranti. Ed ecco, cosa accade, mentre la "classe operaia" è sparita (o non esiste più, o sta lentamente scivolando verso la soglia della povertà) e forse è andata in Paradiso -come ci ricorda il titolo di un noto film molto in voga negli anni '70- l'Italia è diventata il "Paradiso" dei clandestini. "Vergogna! Vergogna! Vergogna!" Tuttavia, anche leggendo tale notizia, dopo aver fatto colazione, ciò che ho potuto capire... E' presto scritto! Quello che un tempo era il "Partito dei Lavoratori" sfila oggi in difesa degli migranti. Ma temo che noi italiani non ci salveremo più…. continuando di questo passo, anche a causa delle troppe "priorità sbagliate". Altra… "Vergogna! Vergogna! Vergogna!" di cui il nostro "Bel Paese" (stile, crema formaggino) sembra non possa però… più farne a meno.</div>
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<br /></div>
<div id="u_0_1q">
(Dedicato a quelle "cose storte" che mai si raddrizzeranno. Neppure a volerlo...)</div>
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<br /></div>
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</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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Penso che il coraggio di scriverti non mi arriverà mai. Tuttavia ho sentito ben chiaro "Tutta" quanta la Tua fragilità quando stavi dentro me, e ho deciso, Ti voglio bene da qui.</div>
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</span></div>
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<br /></div>
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(Dedicato ❤)</div>
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Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13966993380887315095noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4024532610443896825.post-41938360486733580402017-04-08T09:14:00.002+01:002017-04-08T09:14:36.696+01:00<ol class="_2t4u clearfix" data-pnref="story" data-referrer="pagelet_timeline_recent_ocm" id="u_0_18_story"><div class="_5pcb _4b0l">
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Quegli uomini, cosiddetti "troppo bravi" a fare tutto, non m'ingannano nemmen più. Finalmente so che in tutti loro (in chi più e in chi meno) si annida un po' di marcio... E Chi non lo dà mai a vedere non è battezzato "Santo", ma solo un tale che ha imparato a fingere meglio. Ma può darsi anche che per l'essere umano sia quasi impossibile non fare del male a qualcheduno...<br /><br /> (Pirandello docet più ora che ai suoi tempi... quasi certamente).<br /><br /></div>
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Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13966993380887315095noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-4024532610443896825.post-54793772863293436792017-04-03T16:57:00.000+01:002017-04-03T16:57:30.497+01:00<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-k-zCxi_Wp0Q/WOJw0PJoH_I/AAAAAAAAHt8/AyeVsrLKRAUeOpj0oNr7ilW0hZGeYuMmQCLcB/s1600/uomini.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="123" src="https://3.bp.blogspot.com/-k-zCxi_Wp0Q/WOJw0PJoH_I/AAAAAAAAHt8/AyeVsrLKRAUeOpj0oNr7ilW0hZGeYuMmQCLcB/s400/uomini.jpg" width="400" /></a></div>
Credo che nessuno si possa sostituire, davvero. Ma ugualmente apro il pomeriggio con qualche dubbio… E vado avanti, assodato, sebbene nessun altro uomo possa prendere il posto che è appartenuto ad un altro. Gli uomini che ho amato non sono scomparsi nel nulla… li porto con me, unitamente alla propria valigia, che ciascuno mi ha lasciato, ricolma di ricordi belli e meno belli. Non credo più al lieto fine delle mie "frequentazioni" (Cit.). La riprova è che, in molti, si perdono… o non sanno più stare al mio passo… Il fatto che adesso accanto a me ci sia qualcun altro… non significa, necessariamente, che la loro presenza, per me, sia stata inutile. Mi sta piacendo questo pensiero: e voglio crederci. Se tutte le mie storie fossero a lieto fine… ed esistesse davvero il "per sempre" non spargerei mai in giro i pezzi (anche quelli infinitesimamente più piccoli) di quel che resta del mio dolore. Non pianterei nuovi fiori… sul mio terrazzo. Mi prenderei cura soltanto di quelli che sono sopravvissuti all'Inverno. E, invece, che accade? Che sono costretta ad imparare ad amare più uomini… più luoghi, più attimi. Sono costretta ad imparare ad amare di più… a spargere amore, a imparare dall'amore che dell'amore siamo insostituibili, inesauribili fonti.<br /><br />(Dedicato ❤)<br /><br /><br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13966993380887315095noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4024532610443896825.post-5910757539351070982017-03-31T09:09:00.001+01:002017-03-31T09:09:43.250+01:00<div>
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Basilarmente... non ho mai deciso di sacrificare l'ammirazione di molti uomini per le critiche di uno solo, forse è per questo motivo che -ancora- non mi voglio sposare...<br /><br />
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<a href="https://2.bp.blogspot.com/-KMrauh1r49o/WN4OS-nkGEI/AAAAAAAAHsw/z-VeHfLxutsg9HjHp7Q2p9uT0NdtllHewCEw/s1600/george%2Be%2Bmildred.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="310" src="https://2.bp.blogspot.com/-KMrauh1r49o/WN4OS-nkGEI/AAAAAAAAHsw/z-VeHfLxutsg9HjHp7Q2p9uT0NdtllHewCEw/s320/george%2Be%2Bmildred.jpg" width="320" /></a></div>
(Dedicato ai miei pensieri che sovrastano la mia mente... " Amore, amicizia, famiglia, sorrisi persi, sguardi mancati". Al mio dolore, alle mie debolezze umane... che nei momenti di maggiore tensione mi danno un segno tangibile).<br /><br /><br /></div>
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Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13966993380887315095noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4024532610443896825.post-80233218388303780572017-03-23T14:05:00.002+00:002017-03-23T14:05:31.396+00:00<div class="text_exposed_root text_exposed" id="id_58d3d5de4fbbb7c10055577">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-oJ5oU2zs4xc/WNPWDV8rg9I/AAAAAAAAHqg/68ipSwz5f8UmUUrvGTrTe6qABkHKLHD_gCLcB/s1600/surplus.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="211" src="https://4.bp.blogspot.com/-oJ5oU2zs4xc/WNPWDV8rg9I/AAAAAAAAHqg/68ipSwz5f8UmUUrvGTrTe6qABkHKLHD_gCLcB/s400/surplus.jpg" width="400" /></a></div>
Mentre sto scrivendo comprendo quanto non sia vero quello che penso a volte quando credo di non avere più niente da scrivere su alcuni argomenti... Il problema è che di parole da scrivere ne ho troppe e, come d’abitudine, tutte insieme, in un post solo, non ci stanno. Il problema è che non ho ancora imparato l'arte della pazienza e vorrei che in una pagina sola ci stesse tutto… Tutto quello che per me è fondamentale, ma questo lo so. E so che non è così che funziona. So anch<span class="text_exposed_hide">...</span><span class="text_exposed_show">e questo. Come so che, quello che per me è importante, è sparpagliato nel tempo e nello spazio, duro. E solo con molta fatica posso accettare l'inutile, il superfluo, ma forse il superfluo è tutto quello che conta davvero? E se non ci fosse del superfluo forse io, ancora oggi, non apprezzerei abbastanza ciò che per me resta “importante”? L'uomo ha dato sempre troppa importanza al "superfluo". Ed è probabile che sia nella nostra stessa natura. Però il superfluo, quello su carta soprattutto, è anche un segno distintivo di uno scrittore… Ma faccio ugualmente tanta fatica ad accettarlo. E paradossalmente mi sono accorta di scrivere per arrivare a togliere ciò che non è essenziale, per raccontarmi di meno, per raccontare solo ciò che conta. Ecco. Ogni volta che scrivo… tolgo qualcosa, per accorgermi di quanti tagli faccia per arrivare a scriverne uno solo… ma quel superfluo, in fondo, sono solo i percorsi che l'essenziale deve attraversare per arrivare ad essere vero, completamente vero. Almeno credo.. .almeno spero. Forse davvero penso troppo! Mi domando a cosa ci si riferisce per superfluo? Lo sarebbe anche una poesia, estremizzando, che racconta di un amore. Con l'essenziale, ogni poesia, sarebbe di due parole : “Ti amo”. Fine dei giochi e delle diversità. Nella scrittura il superfluo, a mio vedere, è ciò che non racconta dell'unicità di un dato momento o sentimento. Lo è anche il troppo incedere a rimarcare le medesime particolarità o caratteristiche. (Essenziale vs superfluo). Ma sono un po' stanca del dualismo che imperversa nelle nostre vite. L'essenziale è poter esprimere un'emozione (quindi una parte profonda di sé) nell'armonia di pensiero, sentimento e gesti. Superfluo (ovvero inutile e… di più del necessario) è agire diversamente da sopra. Questo in ogni campo o forma di espressione.</span><br />
<div class="text_exposed_show">
(Dedicato al mio "Surplus" di cortisolo, adrenalina e di tutti gli ormoni che drogano il mio organismo e logorano le mie risorse... se non spendo anche un solo minuto per scrivere, isolandomi, dando libero sfogo alle lacrime, quando occorre, erompendo l'eccesso di energia e la mia ferrea aggressività...)</div>
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Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13966993380887315095noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4024532610443896825.post-39582919105132877442017-02-27T07:56:00.001+00:002017-02-27T07:56:25.092+00:00<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-pAZsHK5hUk0/WLPbIvzmkkI/AAAAAAAAHog/mOOsToYjE78RN8Q67wvnSr0Rc2qledmhQCLcB/s1600/scrivere.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="225" src="https://1.bp.blogspot.com/-pAZsHK5hUk0/WLPbIvzmkkI/AAAAAAAAHog/mOOsToYjE78RN8Q67wvnSr0Rc2qledmhQCLcB/s400/scrivere.jpg" width="400" /></a></div>
Scrivere... è qualcosa che mi rende felice, certe volte, di sentire l'impulso, di sapermi smussare, levigare e contenermi. Fino a riuscire a farmi trasportare da qualcosa che non dipende da niente e da nessuno, se non da me stessa... Sono così felice che mi viene da piangere, perché ho qualcosa, non sarò mai completamente a terra, mai completamente sola, mai completamente a mani vuote. Ho qualcosa: scrivo. E' il mio vizio, la mia condanna e la mia salvezza. Ho la delicatezza del vetro, mi ripeto, certe volte, ricordando che la sua fragilitá non è un difetto, bensí il risultato di una lavorazione più attenta. Scrivere mi ha insegnato a capire, a prendere le distanze... Mi ha pure inserito un terzo occhio nel petto e crescere ha sempre significato vedere oltre, sezionare ogni cosa, ogni parola, ogni dettaglio, ingigantirlo come fosse un grattacielo a dodici piani. Ma ha saputo anche farmi tanto male, ora posso ammetterlo. Tra le pagine di questo Diario, ho scritto tanto di me... Rileggo a volte cose che avevo pubblicato qui anche solo un paio d'anni fa e mi domando se quella... "Ero realmente io?". Scoprendo forse di non avere più l'impeto di una scrittura di getto, l'urgenza di definire a parole una qualche sofferenza... Ora non amo più, penso... Ora non soffro più... e il dolore di cui scrivevo, a volte, resta solo un ricordo lontano. Un po' ibernato, come piace a me, in attesa che qualcuno (presto) salvi i miei ricordi e rimetta a posto le cose... (E magari) come stavano all'origine (io lo voglio, lo voglio davvero). E intanto (nell'attesa che si compia un miracolo, perchè tutto è possibile, se lo si vuole...) io continuo ad accendere il mio computer, quasi ogni giorno, per scrivere di me, cosí, con quest'idea che niente potrebbe durare, niente, nemmeno IO (con Te). E' come provare un orgasmo, certe volte, scrivere. Non so spiegarlo. E forse solo Chi sente qualcosa di così vivo, che gli gira nelle vene, può capirmi... Scrivo di me stessa, il più delle volte, consentendo di "cibarmi" della mia esistenza fino ai limiti consentiti "dai poteri della memoria e dell'immaginazione", per arrivare a provare quel senso di magica sazietà, che mi fa sentire finalmente appagata dal mio essere, ma sempre con la consapevolezza delle cose che non durano... Ho contenuti in righe di nero su bianco sapendo che poi, anche dopo che IO non sarò esistita più, da qualche parte, in queste mie parole sarò continuata ad esistere ancora. E a volte ancora mi rivedo mentre su quel tuo letto mi accarezzi piano, mi dici: "Sei bella" ed io a controbattere che (invece) "Non è vero", cosí, con questo archetipo che non mi importa di essere bella per tutti, ma solo per Te. Ed ora che sono passate settimane, mesi, anni, guardarmi indietro significa accarezzare quella parte di "Ombretta" che è stata... con la consapevolezza di tutte le situazioni che hanno saputo formarmi. Mi sono allontanata da tutto, da ogni tristezza, da ogni impeto di gelosia... Per cui penso sia arrivato il momento giusto, il mio momento. Quello che da lungo tempo non faccio altro che rimandare ripetendomi, come un automa, che non sono pronta, che non è da me, che non ne sono capace. A volte persino mi ripeto che... "Non so scriverTi", senza capire che non importa tanto il saperlo, quanto il volerlo fare. Ed io lo voglio, lo voglio davvero. E penso sia cosí arrivato il momento di provarci, di iniziare a scriverTi qualcosa anche se mi spaventa... Anche se al secondo capoverso so già che non sapró più come gestirlo. E sarò tentata a volerlo gettare. Ma per una volta nella mia vita voglio provare a tenere e a conservare....non più gettare.<br /><br />(Dedicato ❤)Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13966993380887315095noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-4024532610443896825.post-37834591038902593632017-01-20T18:27:00.003+00:002017-01-20T18:27:57.880+00:00<ol class="_2t4u clearfix" data-pnref="story" data-referrer="pagelet_timeline_recent_ocm" id="u_jsonp_4_g_story"><div class="_5pcb _4b0l">
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<a href="https://3.bp.blogspot.com/-h3vgYq_0fyM/WIJWe7PkJGI/AAAAAAAAHjA/eFm6JDqJXJsKrtOXo5pdo4mTvP32hkBFQCLcB/s1600/occhio%2Bmio.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://3.bp.blogspot.com/-h3vgYq_0fyM/WIJWe7PkJGI/AAAAAAAAHjA/eFm6JDqJXJsKrtOXo5pdo4mTvP32hkBFQCLcB/s320/occhio%2Bmio.png" width="217" /></a></div>
Il mio occhio [...] spesso si appropria della mansione svolta dalla mia lingua.... Non si limita ad osservare, come farebbe un uomo adulto, ma assaggia, parla e stuzzica. In determinate circostanze può persino mordere... Inoltre io sono nota per "guardare" e non vedere. Specie se sono impegnata nella rincorsa, vigile, dei miei pensieri. Allora in quel frangente, il mio occhio guarda, ma se mi dovessero chiedere un particolare, spesso mi accorgo che -pur avendo visto- non ho o<span class="text_exposed_show">sservato bene. Ecco... "Osservare", che significa anche fissare lo sguardo, perchè nulla possa sfuggire alla mia analisi. Mentre "scrutare" è l'approfondimento, sia in un campo che nell'altro, che può determinare eccessi positivi e negativi a volte deleteri ... Lo stesso dicasi tra, "sentire" e "ascoltare". L'orecchio sente, ma non può ascoltare, a volte... perchè l'ascolto attivo è più profondo e interessa non solo l'udito, ma anche l'aspetto emozionale e razionale della propria mente.<br /></span><br />
<div class="text_exposed_show">
(Dedicato ♥)<br /><br /></div>
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Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13966993380887315095noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4024532610443896825.post-87297642323096763742017-01-16T19:01:00.001+00:002017-01-16T19:01:23.127+00:00<a href="https://2.bp.blogspot.com/-VfHapIyTLaY/WH0XxCFvsDI/AAAAAAAAHiE/Y9lWKdeHBa0jowdKeSbOA05V4r8L-XgjACLcB/s1600/macchina%2Bda%2Bscrivere%2B%252B%2Bpensieri.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="228" src="https://2.bp.blogspot.com/-VfHapIyTLaY/WH0XxCFvsDI/AAAAAAAAHiE/Y9lWKdeHBa0jowdKeSbOA05V4r8L-XgjACLcB/s400/macchina%2Bda%2Bscrivere%2B%252B%2Bpensieri.jpg" width="400" /></a>Questi… sono momenti in cui penso ad almeno trenta cose insieme e sono tutte importanti, tutte da prima linea. Sgomitano, si fanno spazio. Provo almeno una decina di sensazioni allo stesso tempo e non è che mi dimentichi come si fa a respirare: mi dimentico proprio di essere viva fino allo scortico. Mi dimentico di volere tutte le sbandate… di bucare la vita con i morsi, infilare le mani nel suo pulsare, scavare la vita… scrostarla, sfondarla, pericolarla… battermi con Lei fino ai suoi sigilli. Mi dimentico di essere me. Di essere qualcuno. Qualcosa. Il mio corpo che vibra e racconta di sé. Il mio corpo… a ricordarmi che sono mortale… di carne e dolori. Questi… sono momenti in cui sento la mia vita da attraversare. La sento nel naso. Ne sento l'odore e la respiro. La sento sulla lingua. Ne sento il sapore di noce moscata e miele. La sento al tatto… la tocco, stringo il niente, ma mi aggrappo a Lei. La odo, mentre grida e geme o si lamenta. E la vedo infine… La vedo scorrere sulla pelle, vedendone i segni che il tempo lascia, i lividi e le cicatrici con i piercing, i microdermal e le rughe. A bocca aperta. A piene mani. Con il corpo nudo. Il Mio. Mi rivedo piccola e ben pettinata. Sono io, quella, che scruta il cielo aspettando che piova, come se la pioggia potesse lavare i miei peccati, quelli che non ho commesso… Sono io che guardo un film, stupido, seduta accanto a una persona, che amo, ma che non ha capito niente di me. Sono ancora io la somma delle parole non dette, dei rimorsi che mi urlano di non dormire, la somma delle fotografie nascoste nei cassetti pieni di penne a sfera, rotoli di scotch, puntine e fermargli per la carta. Sono sempre io lo sguardo che rivolgo alla pila dei libri non letti. Io sono quella che non dimentica, che ricorda dopo un esame, che sia uno di quelli della Vita o uno di quelli universitari. Sono il livido che s'è riassorbito dopo una rovinosa caduta. Sono le croste alle ginocchia e quelle alle mani, che mi ricordano che c'è sangue che scorre…Cadere e rialzarmi. Smoccolare e sorridere, perché il peggio è passato… Sono io, che mi fingo interessata, io che ancora piango al Cimitero, io che urlo parole, che non penso, a qualcuno che mi ama davvero. Sono ancora io che scappo, per prima, io che ancora mi metto il rimmel e l'eyeliner, di colore nero, sugli occhi… "anche se so che non va bene..." (Cit.) Sono io che rientro a casa dallo Studio, la sera, senza aver voglia di parlare, io che non dormo, ma provo a riposarmi… Ancora io che faccio l'amore rimanendo quasi zitta, quando sono innamorata, trovando piuttosto eccitante non potere esplicitare il piacere che provo…io stessa. Sono sempre io che vengo rifiutata… da uno, che chissà come si chiamava? Io che fatico a voltare pagina. Anzi… Io che non ce la faccio proprio. Io che non parlo, io che ci provo lo stesso. E io che scrivo. Scrivo sì, certo che scrivo, perché altrimenti che me ne faccio di tutta questa roba, ormai passata, che del tutto non mi passa mai?<br />
<br />
(Dedicato ♥)Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13966993380887315095noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4024532610443896825.post-83257821316875432832017-01-13T20:26:00.000+00:002017-01-13T20:30:01.063+00:00<ol class="_2t4u clearfix" data-pnref="story" data-referrer="pagelet_timeline_recent_ocm" id="u_jsonp_12_g_story"><div class="_5pcb _4b0l">
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I miei saper aspettare e i miei sapermi fermare. Quando so saper andar via. Quando spero... in un po' di fortuna. Il mio saper cogliere il momento giusto. Il mio sapermi perdere... Il mio modo di amare, credo. Una forma di pudore, infine. Quella mia gratitudine. Quel parlar piano per non disturbare. Di quell'ultimo tramonto del 2016... che fu... Dell'amore e di me, delle mie spalle rigide e della mia schiena ricurva... Una delle cose che mi piacevano della dominazione e della<span class="text_exposed_hide">...</span><span class="text_exposed_show"> sottomissione. Dei miei terremoti interiori, che mi devastano sempre l'anima. Delle miei autopunizioni. Continue e troppo severe... Del mare a Dicembre, che spesse volte manco di vedere.... Delle verità che si stanno rivelando all'improvviso, della speranza e della paura, di essere diventata un "punto fermo" nella vita di qualcuno. Senza magari aver imparato qualcosa di nuovo, ma solo ricordato qualcosa che sembrava perso per sempre... di quello che è stato (e che è stato tanto) non mi basteranno altri dieci anni almeno - per comprendere- dei quadri moderni, dipinti da mia sorella, che non ci si capisce niente, ma sono perfetti così, delle storie che ancora non ho inventato, dell'anno nuovo, da qualche giorno arrivato, già pesante come un macigno.... magari per colpa delle mutande rosse che non ho indossato?? Dei bar chiusi il primo di Gennaio e della mancanza dei giornali nelle Edicole, degli abbracci alla stazione, dei treni che non dovevano ripassare e invece poi... Della casa al mare, che vorrei raggiungere, per farmi qualche giorno di vacanza, ma che poi... Delle ragazze sedute sul Muretto di Alassio e che parlano una lingua sconosciuta ai più: quella della leggerezza. Del lasciarmi prendere per mano, dei gesti coraggiosi che non cambiano la vita, ma mi spostano solo un po', che più il tempo passa e più spostarmi diventa faticoso. Dell'inaspettato, dello squallore della meschinità del nulla di cui è composto, dei giorni preziosi, degli auguri fatti di sfuggita, dei finali tristi che almeno per questa sera voglio fingere che non esistano...<br /></span></div>
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Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13966993380887315095noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4024532610443896825.post-17041931189136775702017-01-09T17:58:00.003+00:002017-01-10T23:03:49.999+00:00<ol class="_2t4u clearfix" data-pnref="story" data-referrer="pagelet_timeline_recent_ocm" id="u_jsonp_3_g_story"><div class="_5pcb _4b0l">
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<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-mGFIkN41fgA/WHPPHi8FTuI/AAAAAAAAHfk/1S_-jA6a_sYvScABQOpNHLeZlMUgzCaZgCLcB/s1600/essere%2Bcos%25C3%25AC.png" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-mGFIkN41fgA/WHPPHi8FTuI/AAAAAAAAHfk/1S_-jA6a_sYvScABQOpNHLeZlMUgzCaZgCLcB/s400/essere%2Bcos%25C3%25AC.png" width="224" /></a></td></tr>
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Non Ti penso più, certo... E mi ritrovo ad essere come carta velina. Mi guardo dentro e scopro in essere un respiro... accartocciato come origami. Non Ti penso più, certo... E mi accorgo che almeno potevamo mantenerci, tenerci-per-mano, ed è pazzesca questa sensazione qui... Noi non ci siamo mantenuti. Abbiamo continuato, da soli, a percorrere chilometri seminando tracce del nostro passaggio perpetuo, convinti di fare solo il nostro unico bene. Tu, a tuo modo... ed Io, portan<span class="text_exposed_show">domi dentro Chi non sono riuscita a tenermi accanto. Non Ti penso più, ed è vero... ma mi capita di ritrovarti nei miei pensieri, senza neppure cercarti. Ed è una brutta sensazione, questa, che mi fai provare. La sensazione di Chi pensa di raggiungere il largo, nuotando chilometri e si ferma, scoraggiata, perché le onde l'hanno sempre e solo riportata a riva. Perché mi hanno sempre e solo riportata a Te.<br /></span><br />
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(Dedicato a quei miei pensieri vitali che insistono e persistono a forarmi la pelle, le braccia, il corpo...)</div>
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