sabato 10 settembre 2016

    Ho paura. Anzi... sono terrorizzata. Mi spaventa non avere più il coraggio di scrivere... Mi spaventa: "Avere paura". Sentire questa sensazione insita dentro di me... che mi circonda. La sento dappertutto... e non posso sfuggirvi. Sebbene, forse mi sto lasciando condizionare troppo da essa. Paura di diventare "fredda" per le troppe delusioni... Paura di fallire, la ricerca del senso della propria vita, di non approdare a nulla, equivale a "paura di non essere", non di "essere... inferiore": per questo, non la depressione, ma l'idea di non essere più riaccolta... diventa la mia compagna. Paura di non esserci più o di rimanere. "Paura" della paura. Forse solo con il rischio di tornare a scrivere, potrò tornare a sconfiggerla, ma non è semplice. Ho paura dell'altezza... degli spazi aperti. Ho paura del mio (forse, lungo) silenzio protratto, della mia presunzione... dei miei sguardi assenti, mentre vorrei urlare e intanto muoio dentro. Mi terrorizza ogni subdola forma di controllo. Ho paura di Chi non chiede spesso "scusa" e si ritorce contro, restando a "vivere" nel virtuale, perché un click è risolutivo, senza decidere di chiarirsi i problemi... insieme a me. "Lui così vuole vivere senza rogne e grattacapi" (Cit.) … E a me, che resta? La paura di Chi non piange mai … di Chi "alleggerisce" sempre tutto per evitare che la sofferenza lo possa investire … in pieno. Ho paura di non saper recuperare più … le persone a cui voglio bene, ma anche di non essere con loro quando torneranno ad aver bisogno di me. Mi spaventa perdere tempo, smettere di amare... smettere di vedere "quello", perché non piace a nessuno e piace soltanto a me, da quando un altrove profumato di viole, mi ha trapassato le narici olfattive, proiettandomi in una fase di innamoramento che mi provoca una varietà di sentimenti, a volte incontrollabili, dove il sangue non esiste e le promesse si mantengono … e dove dimenticarmi è impossibile. Ho paura di tutto, ma più che altro ho paura di me stessa, di questi pensieri sparsi che non riesco ancora a raggruppare … cercando di fare ordine, nel mio disordine. E ultimamente mi sto domandando spesso: "Cosa mi succederà, se prolungo il mio silenzio, soprattutto quando vorrei davvero scrivere, ma ne ho paura?"… Potrei morire? Spegnermi con quelle parole mai scritte? O persino "cambiare"? Mah … Ho paura sì, "Ma non posso andare avanti a stare male, il dubbio uccide" (Cit.). Adesso, lo so.


    (Dedicato a me... alle mie insistenze, ai miei stati di paura che per il 50% -e non sono pochi- formano la mia coscienza, quella, che non è in pace... perché sa che ancora non ha fatto tutto il possibile per spuntarla)

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