L'amore per Catullo non è inteso come un sentimento, ma come qualcosa da vivere il più fisicamente possibile... Ossia l'invito a godere della vita e dell'amore, nella certezza che si tratti di doni fuggevoli e perciò tanto più preziosi. Questa concezione della vita la si può vedere espressa in modo esplicito proprio all'inizio della relazione fra il poeta e Lesbia... e Catullo invita la sua amata a non pensare alle maldicenze popolari e a baciarlo in continuazione, perché potrebbe essere anche l'ultima volta che lo fanno... Ma lo sgomento arriva quando Lesbia lascia Catullo...(e molto spesso, noi donne, siamo inclini a queste estemporanee decisioni...). Catullo si dispera, perché adesso non vivrà più i bei momenti vissuti con lei... di intensa passione amorosa. Ma Catullo vuole resistere e non la supplicherà più. Rimane però in lui un senso di invidia, poiché si chiede chi sarà il prossimo che si siederà accanto a lei. Posso quindi affermare che Catullo "carpe diem": coglie l'attimo. Ma allo stesso tempo non vuole perdere quello che ha "colto" in precedenza.
Nessun commento:
Posta un commento