E... non poteva che tornarmi alla mente, in queste giornate, del mese di Maggio, con un clima ancora un po’ così... indeciso, uno dei misteri più intriganti, per me, degli anni ’70: Julio Iglesias. Ma come facevano all'epoca, dell'uscita di questa canzone, intorno gli anni, tra il 1977 e il 1981 più o meno, quei fan, quelle fan, oggi quarantenni, ad ascoltare e cantare, addirittura, questo "motivetto", senza un minimo di imbarazzo? Per quale arcano motivo sulle note di “Sono ...un pirata sono un signore" le donne potevano essere ispirate eroticamente? Da quale recesso arrivava Iglesias? Quale pulsione misteriosa dell’universo lo generava? Cosa trovavano le donne in quel personaggio svenevole, affettato, intellettualmente imbarazzante? Avevo quattordici anni allora e di misteri ne avevo davanti diversi e non solo, avevo un professore di disegno che assomigliava al "divino" Julio (sempre lampadato) che cuccava tantissimo anche lui tra le professoresse... Me ne accorsi, in una gita fatta a Verona, in pullman, con tutta la scolaresca. E mentre lo guardavo flirtare, mi domandavo: "Ma cucca, perché assomiglia a Iglesias ... oppure", sfiorando la fantascienza "Iglesias cucca, perché assomiglia al mio prof di disegno?" E mentre cercavo di capire la contorta (e non facile) "psicologia" degli adulti, le note di questo motivo, facevano un gran successo! Magari, chissà... grazie allo stesso Iglesias e al suo innato carisma da latin lover ... che non ha perso mai la sua trascinante forza e che forse, al di là di tutto, è proprio la chiave principale del suo successo.
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