...Puoi scrivere quello che vuoi, leggeranno quello che vogliono. (D.) Sarà la scelta più difficile, ma qui dentro vorrò esserci soprattutto IO, anche con i miei illimitati... limiti...
giovedì 23 luglio 2015
There is always hope...
Un po' mi consola... un po' mi fa arrabbiare. Scoprire di non essere poi così diversa da tutti gli altri. Un po' mi consola, perché allora non sono la sola, un po' mi fa arrabbiare, perché non sono poi così speciale, mentre esserlo era tutto quello a cui ambivo... (Almeno sino a poche settimane fa...). Esserlo per qualcuno (intendo) o almeno in qualcosa. Puntavo tutto sull'acconciatura dei miei capelli e sul mio modo sempre accurato di presentarmi di persona, perché, pensavo: "se non posso essere la più bella, devo almeno essere Unica". Ma è impossibile. Anche questo, con il tempo l'ho capito. Per quanto io possa essere assorta silenziosamente in pensieri, per lo più seri o preoccupanti o per quanto io mi sforzi di essere normale in un mondo di assurdità… "Essere Unica" non mi è concesso, no… E allora forse mi tocca accettare che alcune cose sono uguali per tutti: e, quindi, anche per me... Come la mia paura di non sentire più niente, perché più spaventoso del buio c'è forse il vuoto e mi torturo la pelle e le unghie in attesa che succeda qualcosa, ma la maggior parte delle volte non succede un bel niente. Altre volte invece sì... qualche volta succedono cose spettacolari. Succedono a Me, seppur raramente. Raramente, certo... ma accadono e quando accadono si cancellano all'improvviso tutti gli anni passati ad aspettare e le lacrime versate pensando che niente avrebbe più accarezzato la mia curiosità e i miei occhi. Fa un po' male... ma forse anche un po' bene riuscire ad accettare che ogni tanto io mi senta felice per qualcosa di veramente sciocco...Che io sia stata felice una volta o due senza nemmeno accorgermene e che ogni tanto io mi senta impotente di fronte a ostacoli che mi sembrano insormontabili... ma in realtà non lo sono. Fa un po' male e un po' bene allo stesso tempo convincermi del fatto che io abbia due o tre cose da parte che dovrei esprimere (in qualche modo) e che invece non esprimerò mai più... Che io abbia due o tre persone che vorrei abbracciare più spesso e costantemente poi la rabbia e la realtà hanno la meglio e regnano (sovrani) sui miei sentimenti. Fa un po' male, ma è giusto ricordare sempre, a me stessa, in primis... che ho qualcosa o qualcuno a cui aggrapparmi e che certe notti sono difficili in ogni casa e in ogni albergo di questa grande, ma piccola città di provincia, in cui abito... Per questo, ho necessità di scorte d'amore, di libri... di penne per scrivere e la pasta (per il sugo al pomodoro...) riposta in credenza. Fa un po' bene, però, ricordare che ogni fine corrisponde ad un inizio. Che i miei amori finiscono (quasi) tutti per ricominciare, perché l'amore non sa smettere di esistere. C'è, ed anch'io, prima o poi, imparerò che è così raro incontrarlo e... che è buona norma esserne grati. Crescendo, ho imparato a piangere di meno... Ma senza cercare di stare leggera con i pensieri... Quello no. Non m'appartiene. Quasi ogni mattina mi sveglio, senza sapere neppure se arriverò in fondo alla giornata con tutti i pezzi a posto... con tutte le persone, a cui voglio bene, accanto, con tutti i ricordi intatti e forse è vero: non posso essere "Unica", ma credo di avere il dovere di essere gentile, con quella parte di me, che magari non è speciale...Sicuro. Ma l'illusione momentanea di esserlo non mi dovrebbe essere negata, né per sbaglio o per fortuna.
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