lunedì 11 aprile 2016


Fluoxetina cloridrato – comunemente fluoxetina, è il principio attivo del Prozac. Come conosco questo farmaco? Beh… "conoscere" è una grossa pretesa… Più precisamente mi sta diventando familiare da quando è stato prescritto al mio animale da compagnia: Cane maschio (specie Dalmata) che risponde al nome di Ulderico. Ebbene… Dispensare medicinali non ha nulla, ma proprio "nulla" da spartire con l'affrontare problemi di comportamento in maniera qualificata e rispettosa del cane e di noi stessi, che ruotiamo attorno all'animale… Tuttavia rimango abbastanza contrariata quando percepisco il messaggio errato, trasmesso da taluni veterinari, che un farmaco antidepressivo possa risolvere i problemi di comportamento nel cane. NON E' VERO! La fluoxetina (o qualsiasi altro psicofarmaco) non è una sostanza miracolosa capace di ristabilire la normalità in un cane! L'utilizzo di questa molecola risulta efficace soltanto in abbinamento con delle modifiche dell'ambiente in cui vive il cane e con una terapia di variazione del comportamento. Forse sono una, dei molti proprietari di cani, che si sente quasi incarnata nel suo spirito, perché Ulderico ha problemi. Da problemi, ultimamente… Me ne accorgo quando torna a bucare le coperte del letto, a rosicchiare le sedie in legno di casa, a staccarmi il silicone delle porte finestre (con evidenti danni dei serramenti in legno!), a spaccarmi i vetri delle porte, con la tipica irruenza di questa razza, che dal canto suo non è capace di controllare… quando lo vedo eccitarsi (a dismisura) nell'attesa di essere imbragato con la pettorina, prima di uscire a passeggio… o quando, sembra che stia tranquillo per i fatti suoi... invece, è attento a distruggere un gioco per rabbia... o cos'altro, non so... Con questo cane, ho provato di tutto. L'ho messo subito in allenamento, quando era cucciolo. Provando il classico "nodo in gola" nel dover uscire di casa e sentire lui dietro la porta piagnucolando piagnistei. E così, stressata dai suoi graffi alle cose e sulla mia persona… ho fatto quello che la maggior parte dei proprietari di cani fanno, in questi casi… Ho preso Ulderico e l'ho portato dal veterinario, avvolto in una tovaglia di cotone per non fargli prendere freddo… Ed è scontato pensare che, poiché il veterinario ha una laurea in medicina veterinaria, possa sapere tutto quello che c'è da sapere sui cani. Questa è una cattiva supposizione. In quanto, ho compreso, più in là…. che i Veterinari sanno molto sulla fisiologia di Ulderico. Loro sanno come palpare per anomalie nella pelle, come i tumori, sia benigni che maligni, o sono in grado di riconoscere i segni rivelatori della malattia di gomma (che, se non presa in tempo, può danneggiare i tessuti di sostegno dei denti), della rogna rossa o displasia dell'anca, quando si presentano... Purtroppo, però, non tutti questi medici sanno molto di nutrizione e ancora meno sanno di psicologia canina... Il farmaco che somministro a Ulderico, da ormai cinque mesi, credo abbia il compito di agevolare la terapia comportamentale, ma non quello di sostituirvisi! Almeno questo è la sola cosa che ho "chiara" nella mente. Ulderico, certamente, non è un cane sottomesso. Ma neppure aggressivo. Sono sicura che se fosse messo a fare il leadership in un branco, per ipotesi, arriverebbe anche a dimostrarci che non forma un branco, se per "branco" s'intende quello che forma il lupo con i suoi simili. Bensì, potrebbe rivoluzionare tutto lo stato gerarchico, conoscendolo, quel marmocchio! Mi spiego meglio: se A è dominante su B e B su C può benissimo accadere che C sia dominante su A… Eppoi gli studiosi continuano a parlare di regressione dello stato gerarchico! Non ho mai pensato che il mio "Dalmino" (ndr. Così lo chiamo prevalendo il mio senso d'affetto, per ciò che rappresenta per me) sia stupido… neppure quando mi "chiede" con la zampa di accostargli l'osso vicino alla sua bocca per facilitargli la masticazione. Quando fa così… penso proprio "che non sia stupido" da non essersi accorto che sono diversa da lui, spesso incapace di capire quello che mi sta dicendo e, più spesso ancora, incapace di fargli capire quello che gli vorrei comunicare, con le mie carezze… Ulderico, certamente, non è un cane sottomesso. Lo confermo. Ma non voglio neppure un cane sottomesso, a pensarci bene… Lo voglio pieno di fiducia nei miei confronti: capace di comportarsi in maniera, per me, corretta e, per lui, conveniente! Per questo motivo ho deciso di farlo addestrare, fin da piccino… E, a causa di ciò, ho poi appreso dall'addestratrice che "non si concentra", come gli altri suoi simili (quindi era inutile continuare nel nostro programma, che, con impegno, ci eravamo prefissati di seguire), mentre dalla Veterinaria, esperta in Comportamento Animale: che è "iperattivo"…. Molto probabilmente, fin dalla nascita, forse, anche a causa della sordità all'orecchio dx... Ed è mesi che mi domando cosa significhi avere un "problema comportamentale"? Cosa sia normale per un cane e ciò che non lo è…? Forse sono solo la conseguenza diretta della incorretta applicazione di premi e punizioni, con conseguenti aspetti negativi sull'apprendimento del cane? Mah… Pensiero astruso che mi balena sempre in testa… e che mi sta facendo dilungare a scrivere troppo su argomenti che conosco a malapena. Quando il motivo di questa riflessione è sorto, nel momento in cui ho chiesto alla Veterinaria comportamentalista di fornirmi la solita ricetta per la Fluoxetina con amido di riso (dosato in 115 mg) e al momento del ritiro in farmacia, mi sono accorta che le nuove capsule, ordinate, erano palesemente più piccole di quelle assunte finora da Ulderico. Ma a detta della dottoressa: "Il famaco è correttamente dosato per l'attuale peso di Ulderico (35 kg) e ciò che conta sono i mg di fluoxetina (65), perché l'amido non è attivo. Quindi, non ci interessa". Sarà... Sebbene quello di cui ho bisogno di capire, per vivere in serena armonia e relazione con il mio cane, è tutt'altro che quello.


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