Da bambina chiesi a mio padre: "Ma come mai le stelle quando cadono poi non arrivano mai sulla terra?" E, ricordo che mi rispose... una cosa tanto ingarbugliata, quanto fantasiosa che suonava più o meno così: "Perché quei puntini luminosi sono troppo belli da guardare e sono timidi, così si vanno a nascondere in un luogo segreto. Un giorno però li troveremo, ci sdraieremo su di loro e guarderemo (finalmente) il mondo per intero". Ma... dopo poco, qualcosa non mi convinse... e... gli risposi: "Ah! pensavo fossero fatte di energia e che ad un certo punto si stancassero... di luccicare".
Mio padre. Si ammutolì, senza più tentare un accenno di risposta, né uno sguardo più lungo di un incrocio. Ed è probabile che pensò... che non si può più essere romantici neppure con i bambini di sei anni. Ma l'infanzia mi ha fatto perdere l'incanto... Insieme alla magia, all'inspiegabile, alla favola... Che il romanticismo sia possibile quando si ignora o per Chi ignora?
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