E c'è sempre un posticino nella mia testa in cui si annidano i pensieri magici... quelli improbabili. Le speranze silenziose, mai confessate. Di scarto meno importanti quale, non so, che mentre sono assorta a scrivere qualcosa... "solo per me stessa"... Qualcosa che ha urgenza di dare corpo a quelle parole che si affollano e si impongono, così prepotentemente... dando un senso a quello che io vivo e che percepisco da esse, permettendomi di ritrovare il filo perso, aggiungendo... un tassello al puzzle dei miei affetti... Per colmare un vuoto. Per farmi capire. Per non lasciare che il tempo cancelli i miei ricordi…. Anche quando urlano la collera o il dolore. Anche quando rileggendole mi deludono. Anche quando nessuno ha voglia di ascoltarle…o, quando non può più tacere una parte di me... (la più nascosta, parte di me), possa ancorché ricevere da quelle parole espresse qualche minuto di serenità. Eppoi, non so... innamorarmi, o sedermi qui a scrivere (senza potermi, solo, accontentare di "gettare" a casaccio le parole sulla carta. Perché la scrittura è anche tanto esigente. E allora non tollera gli strafalcioni, la fretta, la mancanza di cura…), o interrompere il mio flusso con scarabocchi improbabili, o magari tenermi dentro la contentezza e riversarla nelle parole di un blog ormai famoso... è solo un angolino... Eh, della testa!
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