In qualunque modo, io lo so. Mi è rimasta addosso, ancora ce l'ho nella mente, sotto i piedi e nei vestiti... la mia voglia pesante di uscire allo scoperto, buttarmi nella folla... farmi largo a spallate. Me li sento come cappotti, che sembrano essermi stati cuciti indosso, precisi, precisi, questi sentimenti che si sono dimenticati di nascere, distratti e assenti davanti alla persona degna. Degna di averlo al mio fianco, o appena, appena un passo dopo di me. E sopraggiungono... veloci durante i tramonti senza carezze... le notti con troppi pensieri e le sere con poche stelle ferme... in cielo. Sopraggiungono a sconvolgermi la solitudine, i momenti non stati... persi chissà in quale decisione razionale, che fatico persino a ricordare. Eppure ci sono. Essi sono lì. Perenni e puntuali, felini, davanti a me... che resto con l'animo mingherlino, guardarli prepotenti e spacconi. E non lo capisco ancora, se la vita si progetta insieme, se bisogna essere in due ed essere amanti per ferirsi con cautela. Se è tutta questione di solitudine, chissà, forse ce la farò un giorno a descrivermi... così piena di certezze. Eppure, se mi vede qualcuno camminare per strada lo nota... quanto sono ammaccata, pensierosa fino all'inverosimile, come se pensassi, ogni volta, a qualcosa che è andato storto... come se, in fin dei conti, da me, la vita abbia sempre preteso risposte, senza mai promettermi niente... E rispondo sempre, nei pochi occhi che mi hanno voluta... rispondo sempre come voglio. Ed obbedisco ai giorni che succedono e ai momenti che si scordano di accadere. Tuttavia sapendo che mi manca un pezzo.
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