lunedì 23 maggio 2016

    "Non ho mai chiesto di occuparmi di mafia. Ci sono entrato per caso. E poi ci sono rimasto per un problema morale. La gente mi moriva attorno." (Cit.)
    Capaci, 23 Maggio 1992

1 commento:

Unknown ha detto...

Quando si afferma: "La mafia è cambiata". Lo credo, davvero. Intanto ha questa grande capacità di adattamento: si adatta ai cambiamenti sociali e culturali, ma anche ai cambiamenti politici e repressivi... Sopravvivendo, quindi. Nonostante gli alti e bassi non è mai morta. Dopo la strage di via d'Amelio, 19 Luglio 1992 (nella quale persero la vita il magistrato Paolo Borsellino e i cinque agenti di scorta) ha percepito, essa stessa, che si era toccato un livello troppo alto, che non si poteva andare oltre, che non si doveva continuare su quel binario...Non soltanto, questi attentati dinamitardi avevano portato a un rifiuto, soprattutto culturale nella gran parte della popolazione civile, e questo per loro era la cosa più grave, perché senza consenso la mafia vive difficilmente, non potendo più controllare i territori. Allora, in questi anni si è inabissata proprio per far dimenticare quell'azione sanguinaria. Ma non è stato un segno di debolezza, anzi... Addirittura è stato un segno di forza, in quanto facendosi dimenticare, provando ad evitare fatti eclatanti che attirassero l'attenzione dell'opinione pubblica, è riuscita a riprendere il controllo, a inserirsi maggiormente nel mondo della politica e della finanza. Così oggi abbiamo una mafia poco visibile, che non fa azioni di forza, ma controlla profondamente un'economia già al collasso... "Tutto" forse per colpa nostra? Ed è l'unica ad avere soldi, ad avere patrimoni da investire, perché non le costano nulla, ma la concorrenza sleale aggrava la crisi nei territori. Oggi è soprattutto una mafia economica, finanziaria e politica, che comunque continua a mantenere i suoi sistemi per un maggiore controllo. Ed è diventata (a parer mio) sicuramente più grave e più pericolosa, dei tempi in cui esisteva il "pizzinu".