mercoledì 25 maggio 2016

    Comunque sia... sono contenta di avere un Diario virtuale con il mio volto che lo accompagna, pagina per pagina... Posso scrivere quello che voglio, aprirmi in confidenza, mentre con la mente mi ritrovo a scegliere le parole più adatte per spiegare uno stato d'animo che (solo nella mia testa) avanza impetuoso come una locomotiva... e nella situazione più normale e banale del mondo. Ed ora ho capito che se vengo accettata, lo sono... per quello che mi porto dentro, come un'eterna eredità di una vita che non mi ha dato molto... non per quello che maschero fuori. Ma il "brutto" di avere un Diario virtuale sta nella fiera della copiatura, la "sagra della furbizia", come la definisco io. E mi è capitato in tutti questi anni di permanenza... di ritrovare anch'io una mia frase, nella bacheca di altri, come degli interi post, copiati alla meno peggio senza un minimo di citazione. Sembra quasi di essere una di quelle sommi poetesse, morte, che tutti riportano, ma senza conoscere...


1 commento:

Unknown ha detto...

Sinceramente, ora che rileggo il mio scritto... mi verrebbe la voglia di "correggerlo" sul finale, perchè tanto "poetessa" non mi sento (quando scrivo)... Piuttosto, una somma donna intellettuale, donna sapiente e femmina saccente, mi si addice come descrizione...