Non mi occorre un "Pusher" che spinge a promuovere la mia scrittura per farla conoscere a più persone. Non capisco questo genere di spiritosaggine... forse anche perchè, non sono propensa all'umorismo, se scrivo. E lo faccio senza secondi fini, perché la gente che mi vuole leggere non deve pendere dalle mie labbra come un filo di bava. Io se ho un pensiero lo esprimo in libertà ad ogni ora del giorno e della notte, argomentandolo con educazione, ma non ho una missione, non voglio catechizzare nessuno con le mie idee... Queste droghe per giunta non mi appartengo. L'hashish è degli indiani. La marijuana è Jamaicana, non viene dal più infimo pusher della periferia di Milano. Sono figlia delle droghe leggere, questo è vero, dell'amore libero e della grande rivoluzione sessuale. E il periodo di quella mia infanzia, non è stato solo soffocato, è stato inglobato, che è pure peggio… Non faccio moralismi, io non insegno alla gente come vivere. Mi piace essere chiara in ogni situazione. Scrivo la mia, breve o lunga che sia, in un mondo virtuale che forse è già diventato la mia nuova droga del terzo millennio, senza accorgermene nemmeno.
(Dedicato a me. Alle mie risposte di permalosità. Sparate a casaccio un po' ovunque, per questo… Alla mia paura costante di non essere apprezzata. Un'occhiata allo specchio conferma le mie ipotesi peggiori. Mi vedo esattamente per come mi sento: una schifezza. Ed è sufficiente che un mio comportamento sia considerato in modo non positivo per offendere qualunque persona mi circoli intorno, ferendola nel profondo. Il bisogno che provo, infatti, è quello di un'accettazione totale della mia condotta, in assenza della quale… rischia di venire alla luce l'estremo senso di fragilità che mina la sicurezza interna del mio essere permalosa).
1 commento:
Lazarus di David Bowie estratta da Blackstar, l'ultimo album registrato dal Duca Bianco, prima di spegnersi per un brutto male (tenuto segreto), ma che non gli impedì di morire come ha vissuto, facendo della sua morte un evento...
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