domenica 12 giugno 2016

    Immagino spesso come andrò a riposo..."Dopo aver versato 40 anni di contributi allo Stato". Magari, il destino mi riserverà di diventare solamente una "Signora attempata", se non peggio (dopo l'adeguamento, sempre più "ballerino", dei requisiti di pensionamento alle aspettative di vita della popolazione) temo che mi sarò ormai tramutata in una vecchia donnetta… con i capelli bianchi scompigliati dal vento, che cerca invano di ripararsi la testa con una sciarpa, vestita pulita...mente seppure poveramente di nero. E Chi sarà convinto di riconoscermi camminare per strada, così "diversa", da come sono stata... Resterà fermo per guardare verso di me. Appena un attimo… Alzerà poi lo sguardo in direzione della mia persona. E mi riconoscerà:
    - Ma ciao!!! Che lavoro fai?
    - Sono in pensione
    - Ma perché, quanti anni hai?
    Ed io, a quel punto, non so cosa risponderò… Sempre a causa di questo "adeguamento" quasi incomprensibile.
    - Boh… Fai tu: 64 e 3 mesi o 66 e 7 mesi?
    - Te li porti comunque da Dio!
    Ma se davvero le cose staranno in quel modo… Può essere che per allora, io incominci a provare una "doppia soddisfazione", che sta nel fatto di non sentirmi più schiava delle aspettative altrui… Dal momento che, il "pensionato" ha una sua dignità, vive di vita propria, sta mettendo in atto un proprio diritto: si sta godendo i frutti di qualunque lavoro abbia fatto prima! E che sarà ancora "giovane" per farlo, se non morirà or ora...

1 commento:

Unknown ha detto...

Istantanea di Alessandro Bergamini: "Indiana con gli occhi azzurri".
E' al limite tra il tragico e il comico: una "vecchia donnetta" che di certo non mi rassomiglia (quando verrà... quel momento). L'impressione iniziale è quella di un viso buffo, che però lascia il passo all'intensità e profondità dello sguardo. Eppoi, c'è quel piercing! A fare la differenza...