lunedì 13 giugno 2016

    Questo dolce cagnolino dalle macchie nere mi sta davvero intenerendo ogni giorno di più... L'idea di avere un altro bianconero in casa (dopo la perdita di Rupert) è stata ponderata per lunghissimo tempo, dalla mia famiglia, poi, finalmente è nato un pomeriggio... e quella macchiolina nera intorno all'occhio sinistro, ben presto mi sembrò la forma di un cuore, così graziosa, da conquistare anche me... Oggi Ulderico mi è molto affezionato. Quasi più a me che alla mia sorella gemella. Sono sincera. Il nostro legame è cresciuto nel tempo. Sebbene di tempo insieme non ne passiamo parecchio, anche (e soprattutto) a causa del mio mestiere... Ugualmente, però, ho potuto seguire la sua crescita costante nei ritagli di tempo e osservare così che ogni pezzo di legno raccolto nei prati per Ulderico diventava un giocattolo con cui trastullarsi... Adora sgranocchiarlo e assaporare il gusto che rilascia quando lo inumidisce con la sua saliva... Non so tuttavia spiegarmi da dove è sorta la nostra complicità. Quando scende la sera, poi, mi ritrovo spesso a guardare le espressioni della sua sagoma, mentre osserva, bellamente "parcheggiato" sulla mia pancia... le immagini dello schermo televisivo, insieme a me, ricordandomi un forte sentimento di affetto. Di meraviglia. E anche di grande curiosità per quelle "strane" figure... sempre in costante movimento. Ma come spesso penso... l'amicizia tra cane e l'essere umano è un po' come quella tra due persone: non è sufficiente volerla. O c'è o non c'è. E' un gioco di sinergie che nasce da sé e da sé si alimenta. Un legame irrazionale che nulla ha a che fare con la nostra volontà... Sfortunatamente però è proprio quando subentra la ragione che la purezza del sentimento inizia a inclinarsi. Essa ha il potere di intaccare l'amicizia direttamente alle sue fondamenta... Di esicarne lentamente la fonte. Di minare il suo nucleo originario... Meglio più nota come, "incondizionatezza". Ma è purtroppo nelle belle giornate di sole passate quasi sempre al guinzaglio che il mio Dalmata afferma di non essere un cane rissoso e arrogante, quando vede altre quattrozampe come lui che amano andare a zonzo e respirare l'aria salutare... Anche se perso nei suoi pensieri, è nel momento di massimo divertimento, quando ovvero incontra un altro cane... che è sempre un terno al lotto. Non si sa come può andare a fine. La possibilità che si scateni una rissa furibonda... resta un'insidia, sospesa nell'aria... E quando uno dei due porta addosso i colori bianconeri, il rischio che a prevalere sia sempre il mio Ulde! Resta, ahimè... troppo alto. Colpa forse del colore di quelle macchie?


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