martedì 19 gennaio 2016

L'amore uccide lentamente...

    A volte penso... che la distanza li uccide, gli amori. A volte li divora, a volte li consuma come quelle gomme da cancellare che perdono pezzi e proseguire significa (solo?) rinunciare a qualcosa. Ma le storie d'amore a distanza sono sempre più frequenti. E mi chiedo spesso se ci si può amare a distanza? Restando ancora uniti, così uniti che la distanza e i chilometri e la mancanza e Skype che salta spesso ogni venti secondi... ormai non dovrebbe più fare un baffo. Solo che pur sapendo che la distanza non aiuta tanto il rapporto... io, non sono mai disposta a dimostrare fiducia concreta nei confronti dell'altro. Ma a volte, quando mi sento innamorata, parlare dell'amore significa parlare anche un po' di "Noi". E spesso la distanza uccide entrambi. Perché, io dall'amore, mi lascio incantare e sfiorare sempre. Anche se non è il mio e... non riguarda me, con la mia unicità. Anche se è un'energia così forte e così coinvolgente, da pretendere la vicinanza, il contatto, la presenza della persona che amo, nella mia quotidianità... Attraverso quei messaggi, compulsivi e sempre prolissi (e solo, miei) che fanno si incazzare, dopo tutto... ma che, se letti con attenzione, fanno altresì capire che "alla fine farò sempre di testa mia" (Cit.) ...Ed ora, ho solo timore a che un giorno non rimarrà più niente, di tutto questo. Di queste paure, di queste ferite, mancanze e assenze.
    (Dedicato ♥)

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