martedì 5 gennaio 2016

Anch'io faccio "Flop"... :-(

E dopo il gran "successone" di critica, che (sul mio profilo Facebook) ha ottenuto l'antefatto post riguardante: "Napoli ed i napoletani", sto cercando, per la verità, di chiedermi più volte, fra me e me, il motivo di questo "Flop", ma non riesco ora a concentrare il mio pensiero altro che domandandomi quali sono le differenze tra la gente del Nord e quella del Sud? Molti degli attriti dipendono dal fatto che non ci si conosce davvero e per umana reazione si tende a demonizzare o a ritenere "altro" ciò che si ignora... Pensare che quando l'Italia venne unificata, oltre un secolo e mezzo orsono, le due realtà territoriali (se così si può affermare) erano socialmente e culturalmente quasi al completo oscuro l'una dell'altra! Cavour non è mai sceso sotto Roma e, così, la maggior parte della Camera Cisalpina e dei componenti della "Destra" storica al potere (in questo modo, denominata, poiché come la "Sinistra" di quel periodo, ebbe un ruolo, storico, nella formazione dell'Italia). L'unità era soltanto un mito ed un'ideologia, non si fondava sulla conoscenza e sulla reale coscienza dell'unitarietà di un popolo... Molte situazioni, a livello mentale, ce le portiamo dietro dalla storia: municipalismo, comunismo e, appunto, questione meridionale… Il "fastidio" è non solo verticale (nord-sud), ma anche trasversale ed orizzontale, per il semplice motivo che spesso non ci si sopporta neppure tra comuni confinanti, che siano meridionali o settentrionali! Stando così le cose… temo che ogni popolo sia figlio della propria storia. E, la nostra, è una storia antichissima e ricchissima, ma non unitaria. Ecco… L'ho scritto! Con buona pace di Chi mi leggerà… Ma, venendo più strettamente al quesito iniziale che mi sono posta, indubbiamente esistono delle diversità culturali e comportamentali sulle quali hanno influito tante realtà di fatto: la storia de qua, le dominazioni diverse, il clima, l'assetto geo-politico e lo sviluppo economico... il Sud, terra di natura, di villeggiatura e di ozi sin dagli antichi Romani continua tuttora, per analogia, ad essere meta privilegiata del turismo. Ma non polo di attrazione per imprenditori e industrie, che si localizzano preferibilmente al Nord, spinti alla ricerca delle maggiori risorse, correlate con le materie prime e la maggior vicinanza con la fascia appartenente all' "Europa di Mezzo" o "Centro-Europa". Mentre al Sud si ha paura ad investire… a rischiare sul futuro: l'arte di arrangiarsi e di "campare" alla giornata è ancora oggi molto diffusa, anche perché favorita da una situazione politica e sociale decisamente spinosa... Altri aspetti tipici dei meridionali sono poi retaggio di un maggior attaccamento ad una religiosità intensa e a valori fondanti della civiltà mediterranea, come la famiglia e le tradizioni popolari. Sempre al Sud, inoltre, vi è una maggiore apertura all' "altro", una piacevole e spontanea (a seconda dei punti di vista) invadenza popolare, la mentalità di non rovinarsi l'esistenza dietro alle ansie e alle necessità della vita... stessa, resta, tuttavia, per cui si riesce a sorridere o si trova il tempo per una battuta anche in mezzo a situazioni drammatiche... Brevemente, io sono piemontese e provengo da una famiglia che più settentrionale non si può… Se vengo ospitata in casa d'altri con affetto e partecipazione, diventando il centro dell'attenzione per "Dovere" di ospitalità… quasi mi imbarazzo fortemente. Proprio alla luce delle profonde differenze insite nella mia personalità. Tanto che preferisco (quasi) la totale riservatezza che traspare quando sono impensierita e non concedo nessuna chiacchiera nei negozi, nessuna dolce invadenza, nessun interesse per la gente o la persona che sono… Dimostrando di essere così un po' egoista. Tirando diritto per conto mio e non volendo badare agli altri. Fino a far sentire mostruosamente a disagio, Chi solo tenta di strapparmi una mezza parola, quando cerco di "studiare" e analizzare, il comportamento di qualche forestiero, che ha catturato il mio interesse...


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