mercoledì 20 gennaio 2016

Tra apparenze e realtà...

No. Non "credo io sia nata con la decisione di voler stare da sola" (Cit.), nel momento in cui questa sera apparecchiavo la tavola: ci stavo pensando... E pensavo a quando avevo sei anni. Io nei quaderni a quadretti di matematica sommavo mele a pere come fossero uguali. Creavo addizioni di scorza. "Le mele si sommano con le mele e le pere con le pere", mi ripeteva sempre mia madre, facendomi intuire, fin da subito, che... di matematica non ci avrei mai capito un "h"! Ma io alle regole non mi sono mai attenuta... Ho sempre guardato attraverso e oltre. "Questo che io vedo non è che la scorza", sostiene il Piccolo Principe -mentre pensa a quanto spesso ci soffermiamo superficialmente sulle apparenze, escludendo di andare dritti al cuore delle cose- e crescere, senza notare le differenze... ma solo le somiglianze, ritengo, mi abbia reso piú forte e attenta. Peró stasera, in cucina, intanto che apparecchiavo la tavola... non ho potuto fare a meno di pensare a quelle Tue parole, che mi hai voluto lasciare, scritte, in chat ... come se fosse un invito a "riflettere"... E (per la prima volta) t'immagino all'età di sei anni impegnata a disegnare le pareti della tua cameretta, a giocare a Nascondino (forse il gioco più famoso al Mondo) con i compagni e fare la corsa per urlare a squarciagola: "1 2 3 ...Liberi tutti!" Con quest'idea che la salvezza arrivi sempre, alla fine, che non può esistere la felicitá, senza un percorso ad ostacoli. T'immagino negli impegni di una vita: le scuole elementari, medie e le superiori... con il vestito della prima Comunione, che doveva essere perfetto... Velo e l'abitino da sposa, per una bimba di nove anni. Correlati al tuo primo sacramento della confessione. E chissá se ora tra i tuoi peccati e sbagli piú grandi, pensi anche ai miei. Io che ho provato persino a fumare la prima sigaretta con gli amici per sentirmi.. "Grande" e "Diversa", ma diversa da Chi? Se tanto poi Chi fuma, lo fa per amalgamarsi, per essere parte di un gruppo che non accetta le differenze. Mia madre sarebbe stata fiera di me, dopotutto... mi ritrovo a pensare: in quanto, con lo scorrere degli anni ho continuato negli esercizi di matematica... computisteria e ragioneria, imparando (finalmente) anche a separare mele e pere, in modo equo... A scegliere la facoltá giusta per il mio futuro (sebbene a casa mia nessuno ha fatto l'universitá) e forse, non sbaglio proprio a pensare che sono la pecora nera della famiglia, perchè ho sempre avuto bisogno di spazi piú grandi come quei pesci che in acque basse muoiono. E immagino la storia di Lui prima di me e Lui: i passi forse giá scritti, incontri come calamite che avvicinano e con il tempo, senza fretta. Mi chiedo se per caso ci siamo incontrato qualche volta anche da piccoli? Cosí, per caso, come ricordi che diventano dimenticanze da far riaffiorare, nella propria mente... Ma mi fa tristezza questo momento, sapere che tutto ció che ho fatto mi ha condotta a Lui e che tutto ciò che Lui hai fatto lo ha condotto a me (in un certo qual modo) come quei tiri di precisione in cui bastano millimetri e si giocano traiettorie, alte o lente... Mi fa tristezza sapere che abbiamo potuto condividere "Tutto"... tranne il passato. E forse la mia vita giá lo sapeva. Mentre ancora, la Sua, non l'ha capita.
(Dedicato ♥)

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