Questa musica mi ricorda, senza fallo, un sacco di biscotti... litri di Vodka (al limone) bevuti, senza saperne il motivo... Anzi, no. Perché era "dolce". Ora, lo ricordo... Un barile di spumante... Coca Cola... Aranciata... Pepsi. Tutti i cd dei Beatles, Frankie Goes To Hollywood... Ventiquattro poltroncine (sparse nei punti più ombrosi della taverna, messa a disposizione, per la sua festa di compleanno, da una mia compagna di scuola delle superiori). Mezzo quintale di pop c...orn e... una marea di ragazzi e ragazze che al solo pensiero, mi faceva rabbrividire... "Devo essermi bevuta il cervello!" Pensavo ogni volta che finivo per accettare il suo invito...insistente. Perché mi conoscevo bene e sapevo che mi sarei ritrovata poi a raccontare a uno sconosciuto i fatti miei. Un ragazzo, per giunta! "Da quando un ragazzo di sedici (o diciassette?) anni dedica un'intera serata ad ascoltarmi, mi ripetevo tra me e me, se non per provarci? Ma poi, se non mi lascia perdere, dopo quello che gli ho detto, o è proprio cotto (così, all'improvviso?) o è tutto scemo". Scommettevo con la mente, mentre lo vedevo abbassare il suo sguardo, dopo che lo "scontro" con il mio durava troppo... "E' tutto scemo!" Concludevo... intanto che abbandonavo la conversazione, arrendendomi.
Questa musica mi ricorda, senza fallo, un sacco di biscotti... litri di Vodka (al limone) bevuti, senza saperne il motivo... Anzi, no. Perché era "dolce". Ora, lo ricordo... Un barile di spumante... Coca Cola... Aranciata... Pepsi. Tutti i cd dei Beatles, Frankie Goes To Hollywood... Ventiquattro poltroncine (sparse nei punti più ombrosi della taverna, messa a disposizione, per la sua festa di compleanno, da una mia compagna di scuola delle superiori). Mezzo quintale di pop c...orn e... una marea di ragazzi e ragazze che al solo pensiero, mi faceva rabbrividire... "Devo essermi bevuta il cervello!" Pensavo ogni volta che finivo per accettare il suo invito...insistente. Perché mi conoscevo bene e sapevo che mi sarei ritrovata poi a raccontare a uno sconosciuto i fatti miei. Un ragazzo, per giunta! "Da quando un ragazzo di sedici (o diciassette?) anni dedica un'intera serata ad ascoltarmi, mi ripetevo tra me e me, se non per provarci? Ma poi, se non mi lascia perdere, dopo quello che gli ho detto, o è proprio cotto (così, all'improvviso?) o è tutto scemo". Scommettevo con la mente, mentre lo vedevo abbassare il suo sguardo, dopo che lo "scontro" con il mio durava troppo... "E' tutto scemo!" Concludevo... intanto che abbandonavo la conversazione, arrendendomi.
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